Il 25 Aprile è morto #25aprileèmorto

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Oggi, 25 aprile 2013, nell'occasione della sessantottesima commemorazione della liberazione dell'Italia, Beppe Grillo attraverso un post sul suo blog beppegrillo.it ha messo in discussione questa importantissima ricorrenza.

 Oggi, 25 aprile 2013, nell’occasione della sessantottesima commemorazione della liberazione dell’Italia, Beppe Grillo attraverso un post sul suo blog beppegrillo.it ha messo in discussione, in maniera provocatoria, forse una delle giornate più importanti della storia di questo Paese.

Il titolo del suo post è stato emblematico: “il 25 aprile è morto” con foto di apertura che ritrae Berlusconi con Napolitano. Secondo il comico genovese è la situazione politica attuale a rendere nulla la commemorazione di una giornata importantissima per la memoria storica dell’Italia e sopratutto per cittadini e istituzioni democratiche.

Parafrasando una canzone di Guccini “Dio è morto” Beppe Grillo inizia a fare una lista di “situazioni” in cui il 25 Aprile è morto, sicché questo giorno è morto quando si è dovuto assistere alla grande risata “pduista” di Berlusconi alla rielezione di Napolitano, oppure è morto quando ci si appresta a formare un  nuovo esecutivo fatto di persone vecchie e sopratutto sostenuto dagli stessi partiti e uomini che sostenevano il vecchio governo Monti.

Il 25 Aprile è morto nel milione e mezzo di giovani italiani che hanno lasciato il proprio Paese per trovare fortuna altrove o nella distruzione dei nastri delle conversazioni tra Mancino e Napolitano. Queste sono solo alcune delle occasioni evidenziate da Grillo in polemica con le commemorazioni ufficiale di questa giornata.

In rete subito si è scatenata la discussione sopratutto su twitter attraverso hashtag #25aprileèmorto che ha portato tantissimi internauti a twittare e segnalare tantissime altre “occasioni” in cui questo giorno di Memoria diventa inutile e nullo vista la condizione politico-sociale attuale che con il benessere e la libertà ha ben poco a che fare.