Alitalia, continua il braccio di ferro

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Tuttavia, sembra che Colaninno non ne sia intimorito. Il patron della Piaggio si dichiara intenzionato ad andare avanti..

Non accenna ad arrestarsi lo scontro fra i vertici della Compagnia Aerea Italiana guidata da Roberto Colaninno e le quattro (ANPAV si è dissociata) sigle autonome di piloti e assistenti di volo. Queste ultime da alcuni giorni hanno rifiutato di sottoscrivere l’accordo raggiunto fra la CAI e i sindacati confederali e minacciano una protesta ad oltranza.

Tuttavia, sembra che Colaninno non ne sia intimorito. Il patron della Piaggio si dichiara intenzionato ad andare avanti comunque con i lavoratori favorevoli al progetto e ha dichiarato che non si siederà più ad alcun tavolo con i sindacati di base: i piloti e gli assistenti di volo saranno convocati individualmente e si tratterà con ognuno di loro individualmente.


In tutti i casi, Colaninno dichiara che coloro che non firmeranno non potranno nemmeno più entrare nei locali della CAI a manifestare il proprio dissenso, perché diventeranno perfetti estranei.

A gettare ulteriori elementi di disagio fra gli insoddisfatti dell’accordo ci ha poi pensato anche una dichiarazione del ministro dei Trasporti Matteoli, che ha spiegato che per coloro che non saranno assunti dalla CAI non si aprirà il paracadute della cassa integrazione.

Matteoli ha asserito che non si tratterebbe di un ricatto bensì quello che dispone la legge: “Se viene offerto un posto di lavoro a chi è in c.i.g. e questi rifiuta, perde il diritto al trattamento”.


E sul tavolo Colaninno ha buttato anche un’altra carta: per colmare i vuoti nell’organico lasciato da piloti e assistenti di volo, la CAI si dichiara pronta ad assumere nuovo personale andandolo a pescare negli organigrammi della concorrente Ryanair. Il che porterebbe ad una situazione paradossale, considerando che nelle stesse ore anche la compagnia low-cost irlandese si dichiara pronta ad assumere i piloti ex-Alitalia, sia pure nei limiti delle proprie esigenze.