Presidente di seggio

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Il primo è il presidente di seggio, ossia colui il quale si insedia per la tornata elettorale o referendaria

Visto che a breve ci saranno i referendum per l’abrogazione della legge sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, il ripristino dell’energia nucleare e il legittimo impedimento, oggi vorremmo iniziare a parlare delle figure che presiedono i seggi elettorali.
Il primo è il presidente di seggio, ossia colui il quale si insedia per la tornata elettorale o referendaria; per poter accedere a questa funzione è necessario iscriversi all’Albo delle persone idonee all’Ufficio di Presidente di seggio elettorale e per poterlo fare, bisogna presentare una domanda presso la Corte d’Appello competente del territorio di appartenenza anagrafica entro il 31 ottobre di tutti gli anni.



L’iscrizione ha valenza per tutta la durata della vita ed è completamente gratuita; per poter accedere alla carica di presidente di seggio è necessario avere determinati requisti che sono: prima di tutto, essere cittadini italiani, essere iscritti nelle liste elettorali del Comune, aver conseguito un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado (diploma di scuola media superiore) e non aver superato il 70º anno di età.
Invece non si può accedere a questa carica nel caso in cui si è dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti; se si è appartenenti a Forze Armate in servizio; se si è medici provinciali, ufficiali sanitari o medici condotti; segretari comunali ed dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici elettorali comunali ed infine se si è candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione
Questo significa che ogni cittadino, che è in possesso del diploma di scuola media superiore, può presentarsi presso l’apposito ufficio del Comune nel quale è iscritto, per portare la domanda di ammissione agli elenchi degli aspiranti sostituti Presidenti di Seggio.
L’accettazione di solito ha luogo da un mese prima della data prevista per le consultazioni elettorali o referendarie ed ha termine le due settimane prima di tale data.
Dopo aver raccolto le domande, gli uffici comunali estraggono una lettera alfabetica e da quella iniziano a convocare gli aspiranti sostituti Presidenti, scorrendo l’elenco alfabetico fino alla copertura di tutte le sezioni elettorali prive di un Presidente.