Consumatori all’attacco sui giochi d’azzardo per bambini

Il gioco d’azzardo è proibito tra gli adulti, soprattutto se illegale, figuriamoci tra i minorenni e in particolar modo tra i bambini. Se n’è accordo il Codacons che critica in modo aspro anche i toni contraddittori della campagna congiunta di Moige e Lottomatica. I tablet e gli smartphone sono molto comuni nella dotazione tecnologica delle famiglie e capita che gli strumenti di mamma e papà finiscano anche nelle mani dei bambini. Per loro i genitori si preoccupano di scaricare dei giochi che, nella grafica e negli obiettivi, siano semplici da capire e coinvolgenti. 

Fumo: no class action del Codacons per risarcimento danni

Questa è sicuramente una notizia che farà discutere perchè il tribunale di Roma ha appena rifiutato una causa del Codacons in favore dei fumatori.
E così, a differenza degli americani, i fumatori italiani non hanno assolutamente diritto ad una class action, in quanto risultano essere molto ben informati sui rischi che il fumo comporta.
E’ chiaro e palese che i fumatori sono consapevoli dei danni del fumo e degli additivi che vengono inseriti all’interno delle sigarette, al fine di creare una dipendenza e quindi dei potenziali rischi in cui incorrono fumando.

Decreto incentivi accuse di Codacons

L’Istat ha reso noti i dati della produzione industriale nel mese di aprile, che ha fatto segnare una variazione positiva dell’ 8,7% per l’indice grezzo e del 7,8% per il dato corretto per gli effetti di calendario, in confronto allo stesso mese del 2009.

Secondo il Codacons però l’unico dato veramente positivo del mese di aprile è la variazione dell’1% rispetto a marzo 2010, che comunque è ben poco influente considerando poi che in aprile entrava in vigore il decreto incentivi.

Il Codacons denuncia rincari incontrollati

Ancora una volta il Codacons, fra le principali associazioni dei consumatori del nostro Paese, punta l’indice contro il continuo aumento dei prezzi conseguente all’introduzione dell’euro, ben superiore – secondo l’associazione – rispetto a quanto emerge dai tassi ufficiali rilevati dall’Istat.
Per bocca del segretario nazionale Francesco Tanasi, infatti, dal 2002 (anno in cui la moneta unica europea ha iniziato a circolare nelle nostre tasche) al 2008 le famiglie hanno speso in più circa 9.100 euro, a cui se ne devono sommare altri 600 previsti per l’anno in corso.