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Il Quirinale taglia le feste: salvo il 2 giugno

Siamo in un periodo di crisi economica, ci siamo da tanto da tempo e continuiamo a pagarne le spese e, per una volta, non sono i cittadini o i contribuenti a dover fare delle rinunce importanti (leggi: La produzione industriale in Italia). Perché, questa volta, sono le forze dell’ordine a veder tagliata la loro tradizionale festa del 2 giugno che, senza dubbio ci sarà, ma verrà celebrata in modo assai più sobrio e, quindi, a conti fatti, in modo assai più economico, sempre il 2 giugno in concomitanza con la festa della repubblica. Le ultime decisioni in merito sono arrivate ieri e sono nella direzione di un deciso taglio alle spese.

La parata del 2 giugno

Il nodo principale riguarda l’accorpamento delle celebrazioni per la festa delle forze dell’ordine e la festa delle forze armate che verranno dunque celebrate all’unisono. Non due celebrazioni differenti come è avvenuto in altri anni, ma un’unica festa, vale a dire la classica parata tradizionale del 2 giugno nella location del Fori Imperiali a Roma. Le indicazioni per l’accorpamento e per il taglio del budget destinato a questo tipo di manifestazioni arriva direttamente su impulso della Presidenza della Repubblica e si muovono sulla scia di altre decisioni recenti dello stesso segno come, ad esempio, l’annullamento del consueto ricevimento nei giardini del Quirinale (leggi: L’allarme della Cisl sulla cassa integrazione).

Tutti i tagli per le feste

Il taglio delle spese ha una dimensione consistente se pensiamo a tutte le manifestazioni che verranno soppresse per l’anno in corso a partire dai festeggiamenti per la polizia di Stato che si tengono di solito il 16 maggio a Roma in Piazza del Popolo e due giorni dopo in altre città. Annullato anche il carosello dei carabinieri previsto per il 5 giugno a Piazza di Siena e la festa per la Guardia di Finanza del 20 giugno allo Stadio dei Marmi. In effetti non ci saranno più neanche le celebrazioni per le ricorrenze dell’Esercito, della Marina militare e dell’Aereonautica. E stop anche agli anniversari per la Protezione Civile e la Guardia Forestale.