Manovra finanziaria: stangata da 1.500 euro a famiglia

di Gianni Puglisi Commenta

Secondo Adusbef e Federconsumatori la manovra finanziaria 2011 costerà, ad ogni famiglia italiana, circa 1.500 euro all'anno.

Pessime notizie per tutti gli italiani che, proprio in questi giorni, stanno rientrando dalle vacanze. Mentre, infatti, i cittadini si divertivano sulle spiagge più assolate dei più bei litorali nostrani, Adsbef e Federconsumatori, associazioni da sempre ligie al proprio scopo di tutela dei consumatori, facevano i compiti a casa e calcolavano che le modifiche alla manovra finanziaria, variazioni che si sono rese necessarie in seguito alla bocciatura, da parte della Banca Centrale Europea della manovra finanziaria 2011, insufficiente, secondo l’eminente istituto sovranazionale, tra l’altro impegnato, in questi giorni, nel meeting annuale dei banchieri centrali, a porre un deciso freno alla crescita del debito pubblico italiano, costerà, ad ogni famiglia, ben 1.500 soltanto nel 2011.


La cifra, purtroppo, è destinata ad aumentare di anno in  anno poiché, la manovra varata dal governo a suo tempo, prevede un impegno economico, costante e crescente, almeno sino al 2014.

Gli aumenti, secondo le due associazioni, riguarderanno praticamente qualsiasi settore, dall’assicurazione RCA, ai viaggi (specialmente in treno), alle spese scolastiche (libri, quaderni e quant’altro), agli alimentari.

Molta preoccupazione, infine, vige sulle bollette di gas e luce. Sebbene, infatti, sull’argomento non possano assolutamente fare stime certe, le due associazioni in questione si dicono certe che se non verrà rivista, in qualche modo, la Robin Hood Tax sull’energia, le principali aziende aziende fornitrici dei suddetti servizi potrebbero rivalersi, pesantemente, su ogni singolo cittadino.

Altissima, infine, è l’attenzione sulle possibili speculazioni.

Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Adusbef e Federconsumatori, infatti: “È assolutamente insopportabile che, in questa fase di austerity per il Paese e di sacrifici richiesti alle famiglie, in molti settori dell’economia si stiano verificando aumenti di prezzi e tariffe. Ciò si può ascrivere solo a volontà speculative che nulla dovrebbero avere con sane regole di mercato”.