Rincari dovuti all’aumento dell’IVA

di Gianni Puglisi Commenta

L'aumento dell'IVA, secondo la CGIA di Mestre, avrà percepibili effetti soprattutto sul settore dei trasporti.

L’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre ha calcolato quanto potrebbe costare, ad ogni famiglia italiana, l’aumento dell’IVA di un punto percentuale relativo all’aliquota più alta.


Il provvedimento, previsto dalla manovra finanziaria 2011 che è stata approvata con fiducia non più tardi di mercoledì pomeriggio dal Parlamento, preoccupa molti, visto che la decisione potrebbe influire, in maniera decisiva, sulla spesa media di ogni famiglia.

Il rincaro previsto dall’associazione sarà pari a 92 euro su base annua e colpirà, in particolar modo, il settore dei trasporti sia pubblici che privati. Aumenti, infatti, saranno previsti per i biglietti di bus e treni così come per la benzina ed il gasolio.

Così si è espresso Giuseppe Bortolussi, responsabile della CGIA di Mestre: “È probabile che con gli effetti delle due manovre d’estate anche i consumi interni subiranno delle ripercussioni negative. Tuttavia l’aumento dei costi a carico delle famiglie che si registrerà con l’aumento dell’aliquota IVA, non sarà particolarmente pesante come si prospettava inizialmente. Va considerato, inoltre, che questa misura è stata introdotta nel decreto di Ferragosto con il maxi emendamento del Governo per far fronte al forte peggioramento dei nostri conti pubblici, sorto proprio in queste ultime settimane”

Il provvedimento correttivo, comunque, sarà di grande beneficio per lo stato di salute dei conti pubblici italiani. Già in questa fase finale del 2011, infatti, allo Stato dovrebbero arrivare ben 700 milioni di euro. Una volta, invece, che la manovra sarà entrata a regime, l’aumento dell’IVA provocherà un gettito pari a 4,2 miliardi di euro su base annua.