Decreto piano casa incostituzionale? Si prepara il ddl

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Se la ricostruzione avverrà sfruttando le tecnologie per il risparmio energetico come ad esempio inserendo i pannelli solari, la..

A strillare è Guglielmo Epifani che, ai giornalisti di Repubblica, afferma che il decreto legge per il piano casa è incostituzionale e che in tutto l’ordinamento sulle case non esiste nessuna normativa sulle abitazioni in affitto.

A questo punto, considerate anche le perplessità di molte regioni italiane, è possibile che il decreto legge non si faccia, ma che si prepari un disegno legge da votare in parlamento o da chiedere la fiducia. Il piano casa piace a molte famiglie italiane proprietarie di abitazioni con le caratteristiche utili per sfruttare questo nuovo provvedimento, il fatto è che, però, in Italia sono presenti il 57,9% di appartamenti in condomini e che quindi risulterebbe impossibile qualsiasi cambiamento.


Sfruttare il balcone o il terrazzo il condominio non lo permetterebbe mai anche se per eseguire dei lavori in condominio basterebbe il sì di 500 millesimi dei condomini.

Quindi il piano casa promosso dal Berlusca aiuterebbe soprattutto i capannoni industriali, le case e villette singole e qualche artigiano oltre ai proprietari di edifici diroccati, inagibili o disabitati per i quali si potrà procedere con un abbattimento ed una relativa ricostruzione dello stesso sfruttando fino al 30% in più di cubatura a patto però di essere in un terreno edificabile, senza vincoli storici o artistici.


Se la ricostruzione avverrà sfruttando le tecnologie per il risparmio energetico come ad esempio inserendo i pannelli solari, la percentuale sale fino al 35%.

Per iniziare i lavori basterà presentare nel comune del fabbricato una semplice dichiarazione di inizio attività firmata però da un professionista abilitato come geometra, ingegnere o architetto. Il costo di una dichiarazione di questo tipo varia dai 1000 ai 1500 euro, più il costo del progetto e attraverso la dia il proprietario dell’abitazione si prende la responsabilità che il tutto verrà eseguito a norma di legge senza alcun abuso.

La firma di un professionista lo certifica. I comuni non possono in alcun modo opporsi alla costruzione o aumento, ma possono intervenire nella scelta dei colori, dei materiali o proporre nuove tecniche costruttive.