Intercettazioni Berlusconi Lavitola

di Gianni Puglisi Commenta

Le intercettazioni choc dell'ottobre 2009.

La politica italiana, purtroppo, sembrerebbe essere arrivata al capolinea. Per una notizia bella, come quella relativa al proscioglimento del presidente del consiglio Silvio Berlusconi dal Processo Mediatrade, giacché egli, secondo i giudici, non avrebbe commesso il fatto, altre, decisamente negative, se non addirittura imbarazzanti, giungono ai (dis)onori della cronaca.


Ci stiamo riferendo, evidentemente, a tutti gli sconvolgimenti cui la cosa pubblica, in questi giorni di metà ottobre, sarebbe quotidianamente sottoposta a causa della manifestazione del 15 ottobre 2011 (di cui vi abbiamo fatto il video racconto soltanto ieri), del continuo porre, in Parlamento, la questione della fiducia al Governo senza la quale, ormai è certo, l’Esecutivo non andrebbe avanti un giorno di più (tanto che Napolitano in persona avrebbe chiesto che si vada al voto anticipato) e, da ultimo, alle intercettazioni choc tra Valter Lavitola e Silvio Berlusconi, risalenti esattamente a due anni fa, nelle quali un presidente del consiglio, stanco e depresso, ma non per questo giustificabile, avrebbe propugnato una vera e propria rivoluzione grazie alla quale portare in piazza milioni di persone, destituire di potere il palazzo di Giustizia, la sede della Repubblica e altre istituzioni “rosse” e politicamente schierate.

A voi l’ascolto di queste parole, sconfortanti più che scioccanti, che si commentano da sé.