Sprechi del Sistema Sanitario Nazionale

di Gianni Puglisi Commenta

L'SSN potrebbe risparmiare, razionalizzando i costi e senza procedere ad alcun drastico taglio, moltissimi miliardi di euro ogni anno.

Sarebbe decisamente controproducente affermare, come moltissimi amministratori purtroppo fanno, che la sanità italiana non soffra di costanti, storiche, radicate problematiche strutturali.

Manca personale qualificato, per esempio, poiché mancano i fondi perché si possa procedere ad un’adeguata formazione dei futuri medici.

Manca, a mo’ d’esempio, la tecnologia, tant’è che, in Italia, vi sono solamente due centri attivi, o in via di attivazione, per il trattamento tramite adroni.

Manca, infine, il materiale, visto che moltissime strutture lamentano una costante carenza di bende, garze e simili.

SPRECHI DELLA PROTEZIONE CIVILE

Sarebbe, comunque, cosa altrettanto controproducente affermare come la sanità italiana sia esente dagli sprechi che, quotidianamente, affliggono la gestione della cosa pubblica.

Il Fondo Sanitario Nazionale, secondo le ultime statistiche, avrebbe infatti sprecato, negli ultimi 4 anni, circa 10 miliardi di euro, soldi che, secondo gli esperti, si sarebbero tranquillamente potuti spendere per più nobili ed importanti scopi quali, per esempio, quelli citati in precedenza.

AFFITTOPOLI VIMINALE

I motivi che, secondo gli analisti, starebbero alla base di questo ingentissimo spreco di risorse, che meglio sarebbe definire quale utilizzo non razionale dei fondi a disposizione della sanità, sarebbero addirittura 10, tutti, sebbene piccoli, responsabili di questa gestione non equilibrata.

SPRECHI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA

Fra i principali dobbiamo segnalare l’eccessiva prescrizione di esami inutili, la sovrabbondanza di personale tecnico-amministrativo, la resistenza delle ASL alla prescrizione dei farmaci generici, gli errori umani che, nel migliore dei casi, prolungano solamente la degenza dei pazienti e molte, moltissime altre voci di spreco che fanno si che i soldi pubblici vengono utilizzati nella maniera meno idonea possibile.