Scuole aperte contro la paura

di Gianni Puglisi Commenta

Un atto di coraggio ma, soprattutto, un atto dovuto, un atto di non sottomissione e di non arrendevolezza a quel terrorismo che in questo giorni avrebbe prepotentemente ricominciato a conquistare i tristi onori della cronaca.

Nonostante un evento terribile, quale quello avvenuto, solamente ieri mattina, presso l’Istituto Morvillo – Falcone di Brindisi, possa a ben diritto causare sgomento, paura, ansia, preoccupazione, rabbia e possa lasciare letteralmente interdetti, ed incapaci di comprendere quale deviata mente umana possa aver ideato un tale piano criminale, i genitori dei numerosi studenti coinvolti nel disastro brindisino, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, intervistato sull’argomento, solamente pochi attimi fa, da Lucia Annunziata, avrebbe deciso che le scuole italiane, nella giornata di domani, resteranno aperte e che anche gli studenti del Morvillo – Falcone torneranno a frequentare le lezioni.

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Un atto di coraggio ma, soprattutto, un atto dovuto, un atto di non sottomissione e di non arrendevolezza a quel terrorismo, la cui matrice, in un’Italia mai così divisa e mai così palesemente priva di ideali, e di leader in grado di indicarli, sarebbe tutt’ora decisamente incomprensibile, che in questo giorni avrebbe prepotentemente ricominciato, a partire dalla gambizzazione di Roberto Adinolfi di Ansaldo Energia, a conquistare i tristi onori della cronaca.

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A questo gesto, non solamente puramente simbolico, va ad aggiungersi l’iniziativa, spontanea e, proprio per questo motivo, ancor più sincera ed autentica, di moltissimi studenti italiani che, tra ieri sera e questa mattina, avrebbero deciso di aprire le proprie scuole a dimostrazione del fatto, sempre secondo Francesco Profumo, che la scuola è un luogo di democrazia attraverso il quale combattere tutte le illegalità.

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