Al G8 probabili proteste dei terremotati

di Redazione Commenta

Durante i preparativi del G8 a L'Aquila sul posto si sono trasferiti i servizi segreti italiani e stranieri in modo tale da garantire..

Come sappiamo il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha trasferito il G8 nel capoluogo abruzzese scelto come simbolo a favore della ricostruzione.

Durante i preparativi del G8 a L’Aquila sul posto si sono trasferiti i servizi segreti italiani e stranieri in modo tale da garantire maggiore sicurezza ai capi di stato dei paesi partecipanti. Durante questi sopraluoghi gli agenti dei servizi segreti hanno individuato 15-20 persone infiltrate all’interno della protezione civile atte a creare un malcontento generale all’interno delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo.


Questi elementi, affermano i servizi segreti, stanno fomentando l’ira di quelle persone che, causa il terremoto, sono costrette a vivere nelle tendopoli.

Silvio Berlusconi ha promesso una casa a tutti i terremotati senza tetto entro e non oltre Natale 2009 e, al minimo rallentamento o cambio di programma, questi elementi infiltrati cercano di enfatizzarlo creando così rabbia e dispiacere che potrebbe tradursi in una manifestazione contro il governo durante i giorni del G8.


Una tale manifestazione, agli occhi dei vari capi di stato, potrebbe sembrare un odio verso la globalizzazione e la società globalizzata.

La macro informazione, quella dei giornali e delle televisioni, cerca di convincere i terremotati che entro breve avranno a disposizione una casa dove vivere e nello stesso tempo una informazione subdola e interna ai campi sta cercando di remare contro il governo creando inutile malcontendo e rabbia nei confronti di persone che, invece, andrebbero rincuorate e aiutate.

I tempi per la ricostruzione sono lunghi, ma abbiamo potuto constatare che la macchina burogratica degli uffici tecnici dei comuni colpiti dal sisma ha fatto passi da gigante nel velocizzare gli inizi dei lavori.