Fitch vede al ribasso il PIL italiano

di Gianni Puglisi Commenta

Fitch taglia le stime sulla crescita del PIL italiano per il 2012.

La situazione, per l’Italia, è decisamente sempre più drammatica. Fitch, infatti, come tutte le principali agenzie di rating mondiali, ha tagliato il Bel Paese.

Secondo i dati diffusi grazie all’ultimo Global Economic Outlook, infatti, il PIL dell’Italia, nel 2012, crescerà soltanto dello 0,2% e non già dell’1% così come previsto dal precedente rapporto diffuso da Fitch.

MOODY’S GIUDICA L’ITALIA


Una bocciatura, dunque, pesante ma decisamente non inaspettata giacché, come poc’anzi affermato, preceduta dalle simili decisioni di Standard&Poor’s e dal ripensamento di Moody’s che, dopo anni di benevolenza nei confronti del nostro paese, arriverà, a metà ottobre, a tagliare il rating del Bel Paese di almeno un punto.

Le motivazioni di un simile gesto sarebbero da ricercarsi, secondo gli esperti, nella deludente manovra finanziaria 2011 che, a causa di limiti strutturali, causerà un momentaneo assestamento delle finanze per poi causare una generale e pericolosa contrazione dei consumi nonché degli investimenti.

RATING DELL’ITALIA TAGLIATO DA STANDARD&POOR’S

Nonostante, infatti, si sia registrata una crescita su base trimestrale dell’0,2% nell’ultimo trimestre, con conseguente crescita del PIL dell0,3%, risultati da considerarsi decisamente positivi soprattutto a causa di un importante calo delle esportazioni, il trend di crescita resta negativo, debole, incapace di risollevare l’Italia.

Per quanto riguarda gli investimenti, concludono gli analisti di Fitch, questi sono infatti calati dallo 0,5 allo 0,2% su base trimestrale mentre le spese pubbliche si sono mantenute invariate sullo 0,5%.

Situazione, dunque, decisamente poco incoraggiante.