La Grecia ha scelto di nuovo l’Europa

di Gianni Puglisi Commenta

Ha vinto, potremmo sostenere, il buon senso e la consapevolezza, di cui conserviamo intatta la speranza, che la frattura di cui sopra possa definitivamente venir ricucita e ricomposta per il bene di quella che auspichiamo possa divenire una nuova e più unitaria Unione Europea.

La Grecia, nonostante tutto, avrebbe scelto, grazie alle elezioni politiche di domenica 17 giugno 2012, nuovamente l’Unione Europea e la moneta unica di questa vasta, e quanto mai particolare, realtà politica, finanziaria ed economica che, per troppo tempo e troppo a lungo, sarebbe stata vista come l’unione di più nazioni e non già come un unico soggetto capace di sfruttare, nel migliore dei modi, le peculiarità di ogni singolo Paese.

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La frattura, evidentissima, tra mercati ed ingerenze finanziarie da una parte e democrazia ed economia dall’altra, si sarebbe in Grecia così acuita che, alla vigilia del fondamentale voto di ieri, molti avrebbero potuto giurare che il Paese ellenico avrebbe scelto di uscire dall’euro trascinando con sé, purtroppo, gran parte delle nazionali economicamente prossime quali la Spagna, l’Irlanda, il Portogallo, l’Italia e distruggendo un progetto, quello della moneta unica, che mai come in questi ultimi 4 anni sarebbe stato messo così a dura prova.

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Ha vinto, potremmo sostenere, il buon senso e la consapevolezza, di cui conserviamo intatta la speranza, che la frattura di cui sopra possa definitivamente venir ricucita e ricomposta per il bene di quella che auspichiamo possa divenire una nuova e più unitaria Unione Europea.

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