Auto blu italiane per razionalizzare i costi

di Gianni Puglisi Commenta

Il Governo Monti ha deciso di utilizzare, per i prossimi mesi, solamente auto blu di produzione italiana.

Uno dei punti davvero più interessanti del programma politico del Governo Monti, tra gli altri, è quello relativo alla razionalizzazione dei costi della politica che passa, innanzitutto, dal ritorno all’utilizzo delle vecchie auto blu di produzione italiana.

Una delle prime decisioni di Mario Monti e della propria squadra di governo, infatti, è stata quella di pensionare le numerose e moderne BMW, Audi, Volvo e simili auto di gran lusso, per ritornare ai fasti del passato rispolverando le storiche Lancia Dedra, Lancia Thesis, Fiat Croma, Alfa Romeo 166 e simile altre gloriose ammiraglie rigorosamente prodotte in Italia.

PRIVILEGI DEI CONSIGLIERI REGIONALI

Il Governo Monti, dunque, appare uno dei primi ad aver preso in seria considerazione il problema delle auto blu da moltissimi definite quale un’incredibile spreco di risorse contro il quale, a detta del Codacons, fino ad oggi non si era fatto granché.

Eppure, quella delle auto blu di politici più o meno importanti, è una delle questioni più danarose dello Stato italiano che, affinché possano rimanere integri tutti i privilegi dei politici italiani, spende, ogni anno circa 4 miliardi di euro.

A dire il vero, però, ciò si è reso necessario non per volontà di Mario Monti ma semplicemente quale misura correttiva nell’attesa di sistemare definitivamente la questione giacché, proprio in questi giorni, sarebbe giunta dal TAR del Lazio una sentenza in base alla quale l’attuale legge per la limitazione all’uso delle auto blu a livello nazionale, ma non locale, non avrebbe alcun valido motivo d’esistenza.