Come cambia l’IVA in Italia

di Gianni Puglisi Commenta

L'aumento dell'IVA dal 20 al 21% causerà un consistente rialzo del prezzo dei prodotti di più largo consumo.

La manovra finanziaria 2011, almeno secondo i senatori della Repubblica italiana che hanno approvato il testo del decreto legge 13 agosto 2011 n° 188, è ormai legge. Certamente, affinché il provvedimento diventi esecutivo bisognerà aspettare anche l’ok della Camera dei Deputati ma si può ben pensare che, visto quanto successo sino ad oggi (stiamo parlando delle numerosissime modifiche alla manovra finanziaria), in particolar modo vista l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del nuovo testo della finanziaria 2011-2014 dopo l’inizio delle discussioni in merito alla questione al Senato della Repubblica, si procederà con voto di fiducia anche tra gli onorevoli deputati del Bel Paese.

Stando così le cose, dunque, sarebbe bene fare i conti così da essere pronti all’arrivo della stangata da 1.500 euro che colpirà ogni famiglia.

Noi di Politikos, ovviamente, ne abbiamo già ampiamente discusso nel nostro articolo sul costo della manovra finanziaria, segnalando quali settori potrebbero subire, più di altri, l’impatto della manovra.

COME CAMBIA L’IVA

Ciò che preoccupa i consumatori più di ogni altra cosa, invece, è il temuto aumento dell’IVA che, dopo molte discussioni e inversioni di tendenza, è prepotentemente entrato in manovra finanziaria.

L’aliquota più alta dell’IVA, quella solitamente fissata al 20%, è stata alzata addirittura di un punto percentuale e, a differenza di quanto si era detta, il provvedimento sarà permanente.

COSA CAMBIA CON L’IVA

Ciò che a noi interessa, però, non è tanto quanto lo stato incasserà (tra i 4 e i 6 miliardi di euro ogni anno) bensì quanto tutto ciò costerà agli italiani.

Secondo le prime stime. effettuate dal Codacons, si ipotizza che una famiglia composta da 4 persone e con livelli di consumo medi e abbastanza differenziati (stiamo parlando di una media famiglia benestante) potrebbe arrivare a spendere, ogni anno, ben 385 euro in più.

Ma questi aumenti, così consistenti e di cui parlano tutti, riguarderanno ogni consumatore? Ebbene si. Nel dettaglio, infatti, vediamo quali saranno i prodotti, di uso comune, che subiranno gli effetti del rialzo dell’IVA al 21%.

Ciò che aumenterà, infatti, sarà virtualmente qualsiasi cosa ogni individuo utilizza, solitamente, nella propria abitazione o nella propria vita. Si avranno consistenti rialzi per i seguenti prodotti:

– schiuma da barba

– dentifrici

– spazzolini

– rasoi elettrici

– rossetti

– oggetti di arredamento

– manutenzione linea elettrica

– lavori idraulici

– abbonamenti a riviste o a televisioni private

– cd musicali

– vestiario

– automobili

– manutenzione automobile

– carburante

– alcolici

– taglio capelli

– avvocati

– commercialisti

– occhiali da vista e da sole

– lettori musicali

– telefoni cellulari

– computer, palmari e tablet pc