Il governo deve superare le ingerenze dei partiti

di Gianni Puglisi Commenta

Peccato, però, perché non si tratterebbe affatto di questioni banali o secondarie e poiché il Parlamento sembrerebbe ancora decisamente convinto del fatto che tutto ancora stia andando per il verso giusto

Considerando le difficoltà che lo Stato italiano starebbe incontrando nel dotarsi di una specifica legge che vieti ogni forma di corruzione, e che recepisca, dunque, le più moderne normative europee sul delicato argomento, si potrebbe certamente affermare, senza tema di smentite, come il berlusconismo, qui inteso quale sinonimo della politica che, negli ultimi 20 anni, avrebbe governato l’Italia e che avrebbe avuto in Silvio Berlusconi, nonché nel modo di essere e di agire dell’ex Premier, il proprio più fulgido rappresentante, sia tutt’altro che stato abbattuto e come il (fallimentare?) esperimento parmense non avrebbe sino ad oggi sortito il benché minimo effetto.

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Certo è che il Governo Monti, impegnato com’è sui più differenti fronti, tra i quali sarebbero sicuramente da segnarsi la forza con la quale starebbe cercando di far riacquistare all’Italia un posto di tutto rispetto nello scacchiere internazionale e la determinazione nel far passare il messaggio del rigore anche qui in Italia (prima vittima illustre di questa concezione rivoluzionaria sarebbe stato niente meno che il ministro Corrado Passera il cui decreto sviluppo avrebbe subito un trattamento dimagrante non di poco conto), potrebbe aver lievemente perso la bussola affidando la gestione del Paese al Parlamento.

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Peccato, però, perché non si tratterebbe affatto di questioni banali o secondarie e poiché il Parlamento, nonostante tutto, sembrerebbe ancora decisamente convinto del fatto che tutto ancora stia andando per il verso giusto e che nulla di veramente eclatante sarebbe successo negli ultimi mesi.

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