Ecco quanto costerà (davvero) la nuova IMU

di Gianni Puglisi Commenta

il Governo Monti avrebbe ribadito ai propri detrattori grazie alla pubblicazione di un'interessante tabella comparativa grazie alla quale sarebbe davvero possibile intuire come la nuova Imposta Municipale Unica possa veramente essere di gran lunga inferiore alla vecchia Imposta Comunale sugli Immobili.

La campagna di informazione e sensibilizzazione, promossa nei giorni scorsi dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani tutta, sul delicato tema dell’eccessivo costo e della sostanziale inutilità della nuova Imposta Municipale Unica che, in pochissimi casi, potrebbe davvero arrivare a favorire ed ad avvantaggiare i comuni italiani, nonché, naturalmente, il desiderio di rivolta e sciopero fiscale in più occasioni espresso dalla Lega Nord, avrebbero letteralmente spaventato il Governo Monti che, grazie al sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Vieri Ceriani, avrebbe ribadito ai propri detrattori grazie alla pubblicazione di un’interessante tabella comparativa grazie alla quale sarebbe davvero possibile intuire come la nuova Imposta Municipale Unica possa veramente essere di gran lunga inferiore alla vecchia Imposta Comunale sugli Immobili.

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Il Governo Monti, dopo aver ricordato come il 30% degli italiani, in virtù di tutte le possibili detrazioni a proprio carico nonché, naturalmente, di una rendita catastale del proprio immobile inferiore ai 500 euro, potrebbe arrivare a godere dell’esenzione totale dall’Imposta Municipale Unica, avrebbe ribadito come il restante 70% della popolazione proprietaria di una, o più d’una, abitazione potrebbe arrivare a pagare, annualmente e come dato statistico medio, non più di 200 euro.

IMU PIU’ COSTOSA DELLA VECCHIA ICI

Oltre a tutto questo bisognerebbe ricordare al lettore che una consistete porzione dei contribuenti italiani arriverà a pagare, grazie alla nuova Imposta Municipale Unica, ben 70 euro in meno rispetto a quanto, nel 2008 ed al momento della propria abolizione, avrebbe pagato a causa della vecchia Imposta Comunale sugli Immobili.

LA CHIESA CATTOLICA PAGHERA’ L’ICI

Un bel vantaggio (calcolato su una famiglia con almeno un figlio a carico residente presso un’abitazione la cui rendita catastale sia compresa tra i 100 ed i 500 euro), dunque, che potrebbe teoricamente essere addirittura superiore nel caso in cui nel calcolo, sempre in considerazione di una abitazione la cui rendita catastale sia inferiore ai 500 euro, si decida di attualizzare l’Imposta Comunale sugli Immobili e di applicare, sulla stessa, un’aliquota pari al 5 per mille (ricordiamo, a tal proposito, come l’aliquota dell’Imposta Comunale sugli Immobili avesse raggiunto, al momento della propria abolizione, il 4,8 per mille e come l’aliquota della nuova Imposta Municipale Unica non dovrebbe per il  momento superare, se non in pochissimi, rari e particolari casi, il 4 per mille).