La CGIL si mobilita contro il Governo Monti

di Gianni Puglisi Commenta

Quest'ultima si starebbe mobilitando a tutto campo contro il Governo Monti e avrebbe deciso di indire uno sciopero generale che coinvolga tutti i lavoratori nonché i sindacati italiani che tenderebbero a frenare gli entusiasmi del leader della CGIL.

Chi non si sarebbe ancora rassegnato al Governo Monti e al fatto che, volenti o nolenti, sino al 2013 dovremo accettare le decisioni dell’uomo scelto, lo ricordiamo, direttamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per migliorare i conti dell’Italia cercando, in questo modo, di porre un definitivo freno all’incedere della crisi economico-finanziaria, sarebbe la Confederazione Generale Italiana del Lavoro di Susanna Camusso.

I SUICIDI DELLA CRISI ECONOMICA

Quest’ultima, dopo le agitazioni degli scorsi giorni, si starebbe mobilitando a tutto campo contro il Governo Monti e avrebbe deciso, quale prima strategia provocatoria, di indire uno sciopero generale che coinvolga, davvero a 360 gradi, tutti i lavoratori nonché i sindacati italiani che, dal canto loro, tenderebbero a frenare gli entusiasmi del leader della CGIL (Raffaele Bonanni, a capo della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, avrebbe infatti dichiarato, rispondendo alle esternazioni di Susanna Camusso, che per affrontare il Governo Monti ed i problemi dell’Italia grazie agli scioperi bisognerebbe indire uno sciopero al giorno).

POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DELLA CRISI ECONOMICA

All’ordine del giorno, secondo il segretario nazionale della CGIL, vi sarebbero i temi, caldissimi, della crescita economica italiana, dell’inadeguata riforma del fisco (già etichettata come occasione mancata), della riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero che, spinta dagli industriali di Emma Marcegaglia, avrebbe finito per favorire le aziende italiane a scapito dei lavoratori, e, soprattutto, la questione, delicatissima, degli esodati italiani.

RECORD FALLIMENTI PMI NEL 2011

Susanna Camusso, come avrebbe ricordato in più di un’occasione, non si sarebbe lasciata convincere dalle verifiche del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e si sarebbe detta convinta che il numero degli esodati sarebbe addirittura superiore a 350.000 unità.