Coppie gay equiparate alle coppie eterosessuali

di Gianni Puglisi Commenta

La Cassazione avrebbe semplicemente constatato un mero ed evidentissimo dato di fatto che, a questo punto, spetterebbe al Parlamento italiano regolarizzare.

Nonostante in Italia non sia possibile, per motivi più che ovvi ed alla conoscenza di chiunque, far valere il diritto a contrarre matrimonio ne il diritto alla trascrizione del matrimonio celebrato all’estero nel caso in cui i contraenti siano omosessuali, non per questo, per lo meno secondo la Corte di Cassazione, le coppie gay dovrebbero avere meno diritti delle coppie eterosessuali regolarmente sposate in Italia piuttosto che all’estero.

AGGRAVANTE PER VIOLENZA OMOFOBICA, NON APPROVATO

La Corte di Cassazione, in particolare, avrebbe evidenziato, grazie alla sentenza n. 4184 depositata in data giovedì 15 marzo 2012, come l’intrascrivibilità lamentata poc’anzi dipenda “non più dalla loro inesistenza, e neppure dalla loro invalidità, ma dalla loro inidoneità a produrre quali atti di matrimonio, appunto, qualsiasi effetto giuridico nell’ordinamento italiano“.

DARE DEL GAY E’ REATO SECONDO LA CASSAZIONE

Come dire che, nonostante il legislatore non abbia ancora provveduto a colmare il vuoto giuridico inerente il riconoscimento delle coppie gay, queste ultime, sempre più diffuse a livello nazionale ed europeo, dovrebbero per lo meno godere dei medesimi diritti sociali, economici, morali ed etici garantiti a tutti i cittadini europei e a tutte le coppie, di qualsivoglia natura, europei.

CENSIMENTO 2011

La Cassazione, con questa sentenza rivoluzionaria, avrebbe semplicemente constatato un mero ed evidentissimo dato di fatto che, a questo punto, spetterebbe al Parlamento italiano regolarizzare.