Terremoto, calcio e Vaticano scuotono l’Italia

di Gianni Puglisi Commenta

Supponiamo che un osservatore straniero accendesse improvvisamente una televisione italiana e si sintonizzasse su un qualsiasi notiziario: si troverebbe dinanzi ad un'Italia letteralmente alla deriva.

Supponiamo, solamente per un momento, che un osservatore straniero, che per qualche tempo non avrebbe avuto alcun modo di accedere, per un qualsiasi motivo, di accedere ad alcuna fonte di informazione, accendesse improvvisamente una televisione italiana e si sintonizzasse su un qualsiasi notiziario: si troverebbe dinanzi ad un’Italia letteralmente alla deriva.

LA RINUNCIA AI RIMBORSI DELLA LEGA NORD

La scossa di terremoto di stamane, che avrebbe avuto epicentro ancora una volta in Emilia-Romagna, non solo avrebbe seminato panico, distruzione e morte bensì sarebbe stata altresì avvertita anche in tutto il Nord Italia lasciando letteralmente sgomenti i geologi che mai avrebbero immaginato che un tale evento sarebbe potuto accadere in un zona geologica considerata, sino a poco tempo fa, assolutamente sicura.

LA CORRUZIONE ITALIANA VISTA DALL’EUROPA

Gli scandali calcistici, che si succederebbero ormai senza posa ne soluzione di continuità alcuna, sarebbero visti quale l’evidente simbolo di uno sport ormai giunto al proprio capolinea che, nelle proprie delittuose dinamica, ricalcherebbe quelle che, negli ultimi anni, avrebbero dominato l’Italia intera.

(DIS)ONOREVOLI ASSENTEISTI

Il Vaticano, infine, assomiglierebbe sempre più a quella particolare Italia, fatta di scandali, favori, tangenti e corruzioni, all’interno della quale sarebbe geograficamente e storicamente contenuta e, ormai, sembrerebbe davvero aver definitivamente perso qualsiasi sorta di appeal se non addirittura la capacità di indicare ai propri fedeli la retta via.