
Dal momento che stiamo parlando di una riforma costituzionale, dovrà venir approvata due volte dai due rami del Parlamento.

Dal momento che stiamo parlando di una riforma costituzionale, dovrà venir approvata due volte dai due rami del Parlamento.

Sembra essere concreto il pericolo infatti di una norma transitoria che farebbe entrare in vigore subito parti definite devastanti dai giudici stessi, come per esempio il ridimensionamento del Csm, l’autonomia della polizia giudiziaria ed il nuovo potere della difesa nei processi.

L’esame del provvedimento in Consiglio dei ministri sarà così dopo il 14 dicembre, giorno fondamentale per il futuro del governo attuale, in quanto il Parlamento voterà la fiducia al governo Berlusconi.