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Esodati della VI salvaguardia, ecco come fare domanda

Gli esodati inclusi nella sesta salvaguardia, adesso, entro il 5 gennaio 2015, devono presentare la domanda alle direzioni territoriali per il lavoro usando i moduli e seguendo le istruzioni contenute nella circolare del Ministero del lavoro. Si tratta della circolare 27/2014 e in questo articolo proviamo a fare chiarezza sulle modalità di accesso alla salvaguardia.

Gli esodati inclusi nella sesta salvaguardia sono circa la metà del totale, in pratica 32100 persone tra cui 8.800 lavoratori licenziati o cessati per accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo; 4000 lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato cessati tra il gennaio 2007 e dicembre 2011 che non sono stati rioccupati a tempo indeterminato e poi 1800 lavoratori che sono in congedo dal 2011.

No alla tassa sui ricchi per salvaguardare gli esodati

Dal testo dell’emendamento recentemente licenziato, all’unanimità, dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati verrà con ogni probabilità stralciata la norma inerente la possibilità di introdurre, anche nell’ordinamento italiano, una tassa del 3% nei confronti dei contribuenti italiani maggiormente ricchi, equivalenti allo 0,36%, con un reddito uguale o superiore a 150.000 euro.

Platea esodati salvaguardati ampliata dalla Commissione Lavoro

Nonostante la strenua e ripetuta opposizione del Governo Monti, che in numerose occasioni avrebbe chiaramente dichiarato di non voler modificare né le strategie di salvaguardia sino ad oggi adottate dall’esecutivo né, tanto meno, la normativa attualmente riguardante il mondo del lavoro ed i nuovi requisiti pensionistici (stabiliti dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero grazie alla discussa, contestata e contrastata riforma delle pensioni), la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, presieduta da Silvano Moffa di Azione Popolare (partito politico facente parte del gruppo parlamentare Popolo e Territorio), avrebbe approvato, all’unanimità, un emendamento che andrà ad ampliare la platea degli esodati salvaguardati dalla legge di Stabilità 2013.

Sono 8.900 gli esodati del biennio 2013 – 2014

E’ stato finalmente ufficialmente reso noto il numero dei lavoratori esodati italiani che, maturando i necessari requisiti pensionistici sulla base della normativa previgente la riforma delle pensioni del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, dovrebbero andare in pensione nel periodo di tempo compreso tra l’inizio del 2013 e la fine del 2014.

Gli esodati salvati dal decreto Spending review

Non già solamente 65.000 bensì addirittura 120.000 potrebbe alla fine dei conti essere gli esodati italiani complessivamente salvati dalle decisioni del Governo Monti, ed in particolar modo dalle decisioni assunte dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero in seguito alla modifica dei requisiti pensionistici decisa dal Ministro Fornero nell’ambito della riforma delle pensioni, nel caso in cui il cosiddetto decreto Spending review, altrimenti detto di revisione della spesa pubblica, riesca come previsto ad includere, nel proprio ambito di competenze, ulteriori 55.000 lavoratori esodati.

Gli esodati salvati dal decreto Fornero

Quanti sono ma, soprattutto, chi sono gli esodati che il decreto Fornero avrebbe salvato consentendo loro di maturare gli adeguati, e totalmente nuovi, requisiti pensionistici in tutta tranquillità poiché tutelati e garantiti da un’apposita forma di indennità economica e finanziaria?

Mario Monti promette un nuovo decreto esodati

Il problema, gravissimo ed apparentemente senza alcuna soluzione di sorta, delle centinaia di migliaia di esodati italiani verrà affrontato, senza ritardi ne sconti di alcun tipo a nessuna delle parti coinvolte, direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti che, stando a quanto affermato in questi giorni dal Sottosegretario del Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento Giampaolo D’Andrea, si sarebbe ufficialmente assunto l’impegno, così come comunicato grazie ad una nota rilasciate dalla Presidenza del Consiglio, di vigilare sulla questione affinché si possa definitivamente concludere nel migliore dei modi.

Sindacati generali in piazza contro gli errori del Governo Monti

Gli esodati italiani, dopo tutto, sarebbero effettivamente solamente 65.000. Rebus sic stantibus, dunque, la riforma del sistema previdenziale del Governo Monti e, in particolare, del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, non sarebbe completamente campata in aria poiché avrebbe tenuto conto di tutte le possibili variabili in gioco.