Primi arresti ufficializzati in Brasile tra i sostenitori di Bolsonaro oggi

di Daniele Pace Commenta

Primi aggiornamenti più concreti che arrivano oggi sulle tensioni in Brasile

Non sono notizie incoraggianti, quelle che arrivano dal Brasile sui sostenitori di Bolsonaro, vista l’imponente mole di arresti che abbiamo avuto modo di registrare in queste ore. Le autorità di polizia brasiliane hanno terminato questo lunedì il definitivo sollevamento dell’ultima ridotta del campo allestito poco più di due mesi fa dai sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro alle porte del quartier generale dell’Esercito a Brasilia, con l’ultimo arresto di 1.200 persone.

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Cosa sappiamo sui primi arresti che sono stati ufficializzati in Brasile tra i sostenitori di Bolsonaro

Ufficiali della Polizia Militare di Brasilia e della Forza di Sicurezza Nazionale sono arrivati ​​lunedì alle 7:00 (ora locale) per avvertire gli ultimi che si ostinavano a rimanere nel campo dove è avvenuto l’assalto alla sede dei tre rami del governo che avevano un’ora per lasciare il posto.

L’evacuazione è avvenuta senza scontri, anche se ci sono stati alcuni arresti, una volta che la maggior parte di coloro che erano stati accampati ha deciso di andarsene prima dell’ultimo avvertimento delle autorità guidate dai ministri della Difesa, José Múcio, e della Casa Civile, Rui Costa, secondo i media brasiliani.

Il governo di Brasilia ha noleggiato una quarantina di autobus per portare via circa 1.200 sbandati che si trovavano ancora nel campo e per trasferirli alla Polizia Federale, dove saranno interrogati.

Per tutta la mattinata di lunedì, gli agenti hanno iniziato lo smantellamento di un campo dopo che l’esercito non ha permesso alla polizia di entrare domenica notte. Secondo fonti governative cui ha avuto accesso il quotidiano ‘O Globo’, il rifiuto potrebbe essere motivato perché molti dei campeggiatori erano parenti e conoscenti dei militari.

In risposta, il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes, uno dei bersagli dei radicali, ha ordinato lo smantellamento del campo e la temporanea destituzione del governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, dopo gli atti antidemocratici avvenuti domenica, con l’assalto alla sede dei tre rami del governo.

Al posto di Rocha, la vicegovernatrice Celina Leão assumerà la guida della capitale, sulla quale il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha decretato l’intervento federale per assumere le competenze in materia di sicurezza.

Il timore è che i vari bilanci possano peggiorare nel corso delle prossime ore, visto che le tensioni innescate dai sostenitori di Bolsonaro continuano a tenere banco in Brasile. Solo l’intervento delle forze armate può in qualche modo ripristinare il verdetto arrivato dal voto del popolo. Quello che non è mai stato accettato da questi soggetti.