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Berlusconi: “Io addolorato per Gheddafi”

La coalizione inizia già a sfaldarsi, a soli tre giorni dall’inizio degli attacchi alla difesa di Muammar Gheddafi. Fino ad ora a gestire le missioni sono stati Usa, Francia e Gran Bretagna, ma l’Italia ora chiede che il controllo delle operazioni passi in mano alla Nato.

Come dichiarato dal Ministro degli Esteri, Franco Frattini, in caso contrario l’Italia riprenderà il controllo delle sette basi militari messe a disposizione della coalizione e provvederà a un comando separato.

Napolitano: evitare gli allarmismi

È intervenuto sulla questione dell’intervento in Libia anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo di Stato ha lanciato un appello a non cedere alle paure.

Secondo Napolitano bisogna evitare allarmismi e anche assolute fantasie che sono soltanto tese a suscitare timori immotivati.

Unità di crisi aperta all’opposizione

Il Viminale in queste ore sta mettendo a punto il piano di emergenza considerando la situazione peggiore, in quanto in Libia vivono oltre un milione di clandestini provenienti da altri Paesi della regione.

Il crollo del regime di Gheddafi potrebbe portare molti di questi clandestini a venire in Europa, passando dunque per l’Italia.

Il Vaticano deve aprirsi all’immigrazione clandestina

Fanno discutere le dichiarazioni del ministro Umberto Bossi, che ha dovuto replicare ai commenti da parte della Chiesa.

Ormai l’Italia è abituata alle imposizioni della Chiesa e in questo fine settimana la santa sede ha chiesto all’Italia di essere molto più tollerante nei confronti degli immigrati clandestini. Subito Umberto Bossi ha ribattuto chiedendo che fosse il Vaticano ad ospitare e aprire le porte all’immigrazione clandestina.

Differenza tra Bin Laden e gli USA

Il discorso di oggi di Gheddafi farà discutere parecchio e forse gli Stati Uniti avranno presto il diritto di replica per le parole pronunciate nei loro confronti.

A Roma abbiamo avuto modo di vedere un Gheddafi che non ha nessuna voglia di dimenticare il passato e che ha una gran voglia di creare polemiche. Come abbiamo visto già al suo arrivo Gheddafi ha voluto subito mettere i puntini sulle i appiccicandosi sulla divisa da colonnello una foto che per molti è risultata provocatoria.

Foto provocazione Gheddafi

Gheddafi è sceso dall’aereo che lo ha accompagnato fino a Roma Ciampino vestito in alta uniforme da colonnello con, in più, una foto attaccata al petto.

Sulla foto scattata l’11 settembre del 1931 era presente Omar Al Muktar, definito anche “leone del deserto” eroe libico e leader della resistenza alla colonizzazione dell’Italia fascista in Libia impiccato poi il 16 settembre.

Trattativa sui rimpatri con la Tunisia

A pochi giorni di distanza dalla protesta pacifica degli oltre mille clandestini ospitati nel centro di accoglienza temporanea presso l’isola di Lampedusa, e la protesta degli stessi lampedusani contro l’ipotesi di costruire un nuovo centro di identificazione proprio nella piccola isola delle Pelagie, sono riprese febbrilmente le trattative fra il governo italiano e gli esecutivi delle nazioni nordafricane per garantire il rientro dei clandestini e una più efficace prevenzione delle partenze.