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Nuovo partito moderato, liberista, cattolico

Il mondo cattolico italiano extraparlamentare, quello più industrioso, moderato e liberista, quello che, volendo azzardare, potrebbe perfettamente inserirsi al centtro dello schieramento partitico del Bel Paese, si starebbe, seppur lentamente, attivando e compattando allo scopo di creare un nuovo partito politico, che rappresenti, davvero, un elemento di scarto con la tradizione degli ultimi anni e di profonda innovazione e scompaginazione, che possa raccogliere l’eredità, quanto mai pesante e significativa, del berlusconismo ormai decaduto e frammentato e che con esso possa confrontarsi al più presto, probabilmente già in occasione delle elezioni anticipate del 2012 (evento che viene ormai visto quale uno dei più probabili o, per lo meno, più probabile dell’arrivo al traguardo dell’attuale legislatura).

IL QUIRINALE CHIEDA CHE SI VADA AL VOTO ANTICIPATO

Sondaggi elezioni europee

Tra circa due settimane, come sappiamo, l’Italia andrà alle urne per rinnovare il parlamento europeo anche se la parola rinnovo risulta essere un azzardata considerata la presenza di troppi parlamentari molto conosciuti in Italia come Clemente Mastella e alcuni pregiudicati.

Cambio della seconda parte della Costituzione

Sul palco della tregiorni di congresso che ha dato la luce al nuovo partito “Popolo delle Libertà” sono saliti tutti i volti della politica italiana ora al governo dell’Italia. Hanno fatto un discorso tutti i rappresentanti del governo da Tremonti a Brunetta, da Schifani a Fini.

E proprio quest’ultimo, Gianfranco Fini, presidente della camera, ha tenuto un discorso importante sottolineando il fatto che il PDL non è un Forza Italia allargato, nel partito nuovo sono presenti gli ideali che accomunano tutte le persone liberali che prima erano in AN e Forza Italia.

Nasce il PDL con un congresso di 3 giorni

Durante la “tregiorni“, che proclamerà la nascita ufficiale del nuovo partito liberale PDL, Silvio Berlusconi interverrà solamente due volte e, oggi pomeriggio, il premier parlerà per circa due ore di fila ripercorrendo alcune tappe che lo hanno condotto dalla sua scesa in campo nel 1994 alla nascita del nuovo partito definito come Popolo delle Libertà.

Saranno tanti gli aneddoti del discorso di Berlusconi scritto in prima persona e snellito per l’occasione tra i quali ci sarà l’ingresso in politica nonostante l’opposizione dei suoi fedeli consiglieri Confalonieri e Letta, la caduta del primo governo, il successo del secondo governo Berlusconi, la pausa Prodi e infine il nuovo successo elettorale che gli ha regalato la terza presidenza del consiglio.

Legge elettorale, riforma in discesa

È probabile che già dalle prossime settimane il Parlamento si metta all’opera per approvare in tempi rapidissimi la riforma della legge elettorale per le Europee, dopo l’accordo dei giorni scorsi sulla soglia di sbarramento che ha visto protagoniste tutte le principali forze politiche.

Popolo della Libertà, Lega Nord, Partito Democratico, Italia dei Valori e UDC hanno infatti concordato sulla soglia del 4%, che di fatto mette tutte queste liste al riparo ma danneggia i mille partitini che, soprattutto a sinistra, eroderebbero il numero dei rappresentanti eletti dalle liste maggiori.

Vendola e Camilleri verso le Europee

Era nell’aria da tempo, ma si è ormai consumata definitivamente la rottura fra le due anime di Rifondazione Comunista: il governatore pugliese Nichi Vendola ha ufficialmente dato vita a “Rifondazione per la Sinistra”, il cui obiettivo è quello di riallacciare i rapporti con altre formazioni della galassia della sinistra (lo SD di Mussi, i Verdi…) e di dialogare col Partito Democratico, verso il quale, peraltro, Vendola si mantiene aspramente critico.

Nella sua migrazione, Vendola si porta dietro alcuni pezzi da novanta di PRC, come gli ex-segretari Fausto Bertinotti e Franco Giordano. Inutili gli ultimi appelli di Paolo Ferrero, che invita ad evitare “una scissione verso destra” e il rischio di una “subalternità” al PD.

Il PdL sbanca nel gradimento locale

Risultati quasi bulgari per parecchi amministratori locali del centrodestra, che dominano le classifiche del gradimento presso l’elettorato quasi ovunque, soprattutto in Sicilia.

Osservando infatti i risultati per i governatori regionali, al primo posto si colloca una new-entry, il siciliano Raffaele Lombardo (67% di gradimenti), che scalza dal primato il lombardo Roberto Formigoni (66%). A seguire il veneto Giancarlo Galan (58%), mentre il primo presidente regionale di centrosinistra, l’umbra Maria Rita Lorenzetti, è solo quarto al 56%.

Ultimo posto per il campano Antonio Bassolino, con solo il 39%, che fa rimpiangere il 62% che deteneva il giorno delle elezioni.

Rifondazione verso la spaccatura

Ennesima scissione alle porte per una sinistra radicale da mesi in caduta libera di consensi e di idee per un rilancio.
La lunga e complessa vicenda del quotidiano “Liberazione” sta infatti portando alle estreme conseguenze lo scontro fra il segretario Paolo Ferrero e il suo rivale Nichi Vendola, governatore della Puglia.

Facciamo un passo indietro: il quotidiano di partito, da tempo in crisi profonda di vendite, viene investito da un profondo progetto di rinnovamento fortemente voluto da Ferrero, che pone come primo obiettivo la sostituzione del direttore Piero Sansonetti.

Follini propone la sua ricetta al PD

Ex-vicepresidente del Consiglio all’epoca del Berlusconi-bis ed ex segretario dell’UDC, lasciata ormai da tempo per la crescente opposizione alle politiche economiche e sociali del Cavaliere, Marco Follini è oggi uno degli esponenti di punta del Partito Democratico, di cui è senatore e responsabile per la comunicazione.

Fra i più convinti sostenitori dell’idea di Veltroni di sganciare il PD dalla sinistra radicale, Follini da tempo risulta essere uno degli esponenti democratici che più lavora per un’alleanza duratura con l’Unione di Centro alternativa al centrodestra.

Allam e Pionati, due nuove liste

A quanto pare, in Italia lo spazio politico per creare nuovi partiti non manca mai, o alla peggio lo si crea apposta fondando una lista a propria immagine e somiglianza.

É il caso di Magdi Cristiano Allam e di Francesco Pionati, entrambi alle prese con la costruzione del proprio movimento, ed entrambi con le idee piuttosto chiare sulle mosse da fare.

Il giornalista Allam, ex musulmano convertito al cattolicesimo in diretta mondiale pochi mesi fa ricevendo il battesimo direttamente dalle mani del pontefice Benedetto XVI, riprende il tema a lui più caro dell’identità cristiana dell’Italia e dell’Europa, e fonda una sua lista (“Protagonisti per l’Europa cristiana”) che si pone il preciso obiettivo di contrastare ogni fenomeno che possa in qualche modo danneggiarla, a partire dal radicamento dell’Islam.