(Dis)onorevoli assenteisti

di Gianni Puglisi Commenta

Questa soluzione consisterebbe nel farsi eleggere parlamentare della Repubblica Italiana.

Molti di voi, oziosamente navigando sul web, si saranno sicuramente accorti delle numerose pubblicità che, in modo più o meno subdolo,consigliano di investire tutti i propri risparmi così da ricavarne, grazie a pochi, semplici e banali consigli, anche dieci volte tanto.

LA CASTA DEI NOTAI E GLI INCREDIBILI PRIVILEGI DELLA CATEGORIA

Quanti di voi, attratti dai colori nonché dai motti sgargianti di codeste ingannevoli pubblicità, non si sarebbero fatti tentare almeno una volta?

LA SEDICESIMA DEI DIPENDENTI DEL SENATO

Eppure, secondo Openpolis, database online in grado di collegare, in modo schematico ma quanto mai esaustivo, tutte le informazioni presenti su internet di tutti i politici italiani (dai membri del Parlamento europeo a quello del proprio Consiglio Comunale), esisterebbe una soluzione, a dire il vero decisamente più efficace, per guadagnare moltissimo (anche diverse migliaia di euro ogni mese) senza alcuno sforzo.

GLI STIPENDI D’ORO DEI MANAGER ITALIANI

Questa soluzione, che richiederebbe solamente un discreto contributo economico iniziale nonché qualche anno di attenta preparazione, consisterebbe nel farsi eleggere parlamentare della Repubblica Italiana.

Così facendo, avrebbe dichiarato Openpolis negli scorsi giorni, si potrebbe tranquillamente vivere di rendita senza recarsi al lavoro nemmeno un giorno all’anno.

Gli esempi dai quali trarre ispirazione, naturalmente, sarebbero moltissimi e, fra tutti quelli proposti, il futuro rappresentate eletto potrebbe scegliere lo stile che considererebbe maggiormente affine alla propria indole.

Che dire, per esempio, del neo acclamato segretario generale del Popolo della Libertà Angelino Alfano? Da che l’ex Premier Silvio Berlusconi lo avrebbe insignito dell’ingrato ruolo di guida di quello che, a suo tempo, fu il glorioso partito di Forza Italia, l’ex ministro della Giustizia sarebbe riuscito ad evitare di presiedere a ben nove sedute su dieci.

Che dire, poi, di Pierluigi Bersani? Quella che fu, sino all’insediamento dell’attuale Governo Monti, l’opposizione italiana nulla deve, purtroppo, al proprio carismatico leader che, da inizio legislatura, non sarebbe riuscito nemmeno a racimolare una scarna sufficienza fermandosi al 30% delle presenze totali.

Meglio, seppur di poco e, ne siamo sicuri, solamente in virtù del proprio ruolo di capogruppo dell’Unione di Centro alla Camera dei Deputati, avrebbe fatto Pierferdinando Casini che, dal 2008, sarebbe mancato solamente a quattro riunioni parlamentari su dieci.