Giovani italiani a rischio povertà

di Gianni Puglisi Commenta

Il tasso percentuale di prossimità alla povertà italiano sarebbe pari al 25%.

L’allarme, lanciato dal presidente dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) Enrico Giovannini, è dei più gravi e stringenti e giungerebbe in uno dei momenti storici in assoluto meno adatti: l’Italia è povera o, per lo meno, vivrebbe una condizione prossima alla povertà addirittura il 25% dell’intera popolazione italiana.

TUTELARE LE FASCE POVERE DELLA POPOLAZIONE

Ad essere maggiormente esposti al rischio di diventare poveri, naturalmente, i giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni, fascia d’età che, negli ultimi anni, avrebbe fatto registrare il maggior numero di licenziamenti nonché il maggior tasso di crescita di disoccupati, inattivi, sottooccupati.

PANIERE ISTAT 2012

Solamente nel periodo di tempo compreso tra il 1° gennaio 2011 ed il 30 settembre 2011, ovverosia nel corso dei primi tre trimestri del 2011, la succitata fascia d’età avrebbe visto letteralmente scomparire oltre 80.000 posti di lavoro.

POVERTA’ DILAGANTE IN ITALIA

L’Italia dunque, in considerazione dei dati recentemente presentati dal più importante istituto di statistica della nazione, presenterebbe un tasso percentuale di prossimità alla povertà decisamente più elevato non solo di quello medio dell’Unione Europea a 17 bensì anche di quello medio dell’Unione Europea a 27.

STUDI DI SETTORE 2010 FOTOGRAFANO UN’ITALIA POVERA

Se, infatti, questo valore fosse prossimo, in Italia, al 25%, sarebbe inferiore al 22% all’interno dei confini dell’Unione Europea a 17 e prossimo al 23,5% all’interno dei confini dell’Unione Europea a 27.

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