Politica italiana: tra Manovre economiche e indagini giudiziarie

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Ormai, è tutto pronto. Mario Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri, ha dichiarato, a Bruxelles durante un vertice dell’Ecofin (Consiglio in sede europea, composto dai Ministri dell’Economia e delle Finanze degli Stai membri che si occupa, in particolare, di monitoraggio delle politiche di bilancio e finanze pubbliche degli Stati facente parte dell’UE e sorveglianza della situazione economica) che lunedì 6 dicembre sarà pronta definitivamente la Manovra economica per l’Italia. Obiettivo primario, per il Professore, sarà adottare misure strutturali per contenere il disavanzo pubblico.



Mentre il Governo Monti, nonostante le oggettive accuse mosse dalla stampa di palesi conflitti d’interesse, sta lavorando per scongiurare l’ipotesi di recessione per la nostra Italia, nuove inchieste giudiziarie stanno travolgendo altri politici, magistrati ed imprenditori. Dopo le accuse, di questi giorni, a carico di Giuseppe Naro (deputato dell’UDC) di aver intascato una mazzetta di 200 mila euro e di Franco Nicoli Cristiani (Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia eletto con il PDL) di aver preso una tangente di 100 mila euro, è la volta di Francesco Morelli, consigliere della Regione Calabria, eletto nelle file del PDL, arrestato per un gravissimo reato: concorso esterno in associazione mafiosa perchè avrebbe favorito clan della ‘Ndrangheta. In manette è finito anche il Giudice del Tribunale di Calabria, dott.Vincenzo Giglio, anch’egli accusato di aver favorito le ‘ndrine.
Oramai siamo in presenza di una nuova Tangentopoli che potrebbe portare il Paese, prima pure del debito pubblico e della crisi finanziaria, al collasso e al definitivo default.