Il Fisco spinge per lo scudo fiscale

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Lo scopo finale è ovviamente quello di accrescere la pressione sugli evasori fiscali.

Nell’ultimo periodo stanno emergendo sempre più notizie di evasione fiscale: prima gli intermediari di confine e le banche della Slovenia, poi il piano della Guardia di Finanza contro le frodi Iva a San Marino, e più recentemente l’indagine di GdF ed Agenzia delle Entrate su 2.000 potenziali evasori internazionali.

Arrivare a questi risultati rappresenta un ottimo punto di partenza, per arrivare a trovare questi contribuenti infedeli è bastato incrociare i loro movimenti finanziari all’estero con le dichiarazioni presentate in Italia.

Lo scopo finale è ovviamente quello di accrescere la pressione sugli evasori fiscali al fine di indurli a sfruttare lo scudo fiscale, che proprio oggi dà il via all’ultima tranche possibile per i rimpatri di capitali, beni e attività detenuti illegalmente all’estero.

E’ scaduto proprio domenica 28 febbraio il penultimo termine per regolarizzare o rimpatriare quanto detenuto illegalmente nei paradisi fiscali.

A partire da oggi 1 marzo fino alla fine di aprile ci sarà l’ultima finestra utile per usare lo scudo fiscale, con un’imposta straordinaria del 7%, contro il 6% in vigore fino a ieri.

Ricordiamo che ora è previsto anche il raddoppio della sanzione se si viene beccati ad avere redditi non dichiarati in paradisi fiscali.