Approvato dal Governo Monti il decreto Crescita 2.0

di Gianni Puglisi Commenta

Obiettivo dichiarato del Governo Monti, grazie alla definitiva approvazione dei provvedimenti contenuti nel su indicato decreto Crescita 2.0, è quello di "fare del nostro Paese un luogo nel quale l’innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese".

Il Governo Monti ha finalmente approvato il cosiddetto decreto Crescita 2.0 recante “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenda digitale e startup” che consideriamo un documento di fondamentale importanza per la crescita economica e sociale del Paese che, se applicato nel migliore dei modi possibile, potrà contribuire alla riduzione della spesa pubblica, all’aumento della trasparenza nei rapporti tra la pubblica amministrazione ed i cittadini, alla riduzione degli sprechi di carattere economico e, in parte, anche finanziario, all’aumento della partecipazione dei cittadini alla vita democratica ed alla gestione concreta della cosa pubblica, alla riduzione del digital divide che ci separa dal resto d’Europa ed all’aumento dei posti di lavoro grazie alla creazione di nuove ed interessantissime opportunità.

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Obiettivo dichiarato del Governo Monti, grazie alla definitiva approvazione dei provvedimenti contenuti nel su indicato decreto Crescita 2.0, è quello di “fare del nostro Paese un luogo nel quale l’innovazione rappresenti un fattore strutturale di crescita sostenibile e di rafforzamento della competitività delle imprese”.

LA SVOLTA DI PRIMAVERA DELLA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Tutto ciò sarà possibile, come forse saprete, grazie all’immediato recepimento, anche nel nostro ordinamento, dei principi costitutivi dell’Agenda Digitale Europea, quali l’identità digitale, l’istruzione digitale e la cartella sanitaria digitale, che dovrebbe consentire all’Italia di dotarsi di uno strumento finalmente in grado di costituire: “un’efficace leva per la crescita occupazionale, di maggiore produttività e competitività, ma anche di risparmio e coesione sociale, spinta strutturale per la realizzazione delle strategie, delle politiche e dei servizi di infrastrutturazione e innovazione tecnologica dell’intero Paese”.

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