
L’intesa raggiunta prevede che il ministero dell’Agricoltura sia assegnato al governatore uscente del Veneto, Giancarlo Galan e che a Bossi e Calderoli vada la delega per le riforme istituzionali.
L’intesa raggiunta prevede che il ministero dell’Agricoltura sia assegnato al governatore uscente del Veneto, Giancarlo Galan e che a Bossi e Calderoli vada la delega per le riforme istituzionali.
I requisiti per usufruire di questo incentivo sono molto semplici: bisogna acquistare un nuovo rimorchio a timone o ad assi centrali della categoria 04 oppure un semirimorchio di categoria 04.
Per i rimorchi il bonus è di 1.500 euro, legato ovviamente alla rottamazione di un rimorchio vecchio di più di 15 anni, senza dispositivo di frenata Abs, a condizione che il nuovo rimorchio sia dotato di dispositivo di frenata Abs.
I venditori che non si registrano al piano incentivi non potranno applicare prezzi scontati ai clienti. L’acquirente che vuole usufruire dello sconto deve prenotare il prodotto, ed il commerciante dovrà verificarne la disponibilità, ed il giorno seguente potrà dare il via alla vendita con lo sconto.
Ricordiamo che gli incentivi del Governo prevedono sconti su elettrodomestici, cucine, case ecologiche, gru, moto e macchine agricole, oltre che su servizi tecnologici come per esempio un abbonamento Internet Adsl.
Oggi viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo dell’incentivo, ma il call center gestito da Poste Italiane verrà aperto oggi solamente per i rivenditori.
Per poter usufruire degli incentivi si deve rottamare un vecchio Euro 0 o Euro 1, e se il testo del decreto sarà confermato, secondo l’associazione dei costruttori in circa 15 giorni saranno acquistati circa 30mila pezzi secondo le prime stime con uno sconto medio di 400 euro ciascuno.
Gli incentivi si rivolgono principalmente a chi compra un fuoribordo sotto i 75 kw, circa 100 CV, così come alle aziende che producono imbarcazioni in vetroresina con stampi.
Il provvedimento prevede uno sconto del 20% sull’acquisto di un fuoribordo, con contributo che può arrivare fino ad un massimo di 1.000 euro.
E’ proprio per questo ritardo di tali incentivi che ci sono pochissimi dettagli in merito, solamente nei prossimi giorni potremo avere dati certi e precisi, quando il decreto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
E’ comunque sicuro l’importo complessivo per il settore, che è di 20 milioni di euro; i bonus potranno essere richiesti direttamente all’acquisto da parte del cliente.
Come dichiarato dalla presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, si tratta di un piccolo aiuto a sostegno della domanda interna.
Il decreto incentivi dovrebbe avere un valore di 300 milioni da distribuire su molti settori: elettrodomestici, motorini, gru, rimorchi, cucine, case ecc…
Questo emendamento è stato presentato proprio al termine ultimo per le proposte di modifica in commissione Politiche Ue.
Vengono eliminate con l’emendamento anche le regole che legavano gli stipendi dei manager bancari a criteri di prudente gestione. La commissione Finanze della Camera invece salvava questo criterio, proponendo però la cancellazione delle altre norme.
Gli incentivi prossimi quindi si concentreranno sui settori che risentono della crisi ma che non hanno beneficiato degli aiuti negli anni scorsi, come per esempio quello della nautica e delle macchine agricole.
Giulio Tremonti e Claudio Scajola si sono sentiti nei giorni scorsi e sono anche stati ricevuti dal premier Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli.
Secondo le ultime indiscrezioni la dotazione del decreto torna a 300-350 milioni di euro, contro i 200 previsti dalla versione uscita dal Ministero dell’Economia.
In dettaglio, la norma che blocca gli approfondimenti sottoponendoli alle regole della comunicazione politica è rimasta invariata.
Durante la riunione della bicamerale, la maggioranza non si è dimostrata disponibile a modificare il testo.