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Napolitano sulla disoccupazione giovanile

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fresco da qualche settimana di nuovo mandato, ha come sempre a cuore le questioni più vicine alla popolazione del nostro Paese. E, ovviamente, in maniera quasi intuibile, il suo richiamo alle forze politiche in generale in questi giorni si è fatto chiaro e pressante per quanto riguarda la questione del lavoro e la lotta alla disoccupazione. Il presidente Napolitano ha infatti lanciato un appello generico ma non per questo privo di destinatari volto a richiamare l’attenzione in merito alla piaga sociale rappresentata dalla disoccupazione.

Le stime dell’Ocse sull’economia italiana

L’andamento dell’economia del nostro Paese non lascia ben sperare né gli analisti di mercato né gli investitori nazionali e internazionali né, tanto meno, tutti noi italiani. E quando si verifica una situazione del genere significa di solito che sono negativi un po’ tutti i parametri in base ai quali si legge l’andamento dell’economia di un Paese, vale a dire sia quelli relativi all’economia reale che quelli inerenti all’economia di mercato e e al settore di borsa. Lo spunto su una nuova analisi sulle condizioni economiche del nostro Paese ci deriva direttamente da un nuovo rapporto dell’Ocse.

La tassazione delle sigarette elettroniche

Il fenomeno delle sigarette elettroniche si sta diffondendo con costante crescita all’interno del nostro Paese. In questa sede a noi non interessa interrogarci sulla sicurezza o meno della sigaretta elettronica portando le più recenti ricerche scientifiche in merito né per supportare né per confutare quanto si scrive in merito negli ultimi mesi. In questa sede a noi interessa analizzare la volontà del governo di tassare le nuove sigarette elettroniche in misura concettualmente analoga a quanto lo Stato fa con le sigarette tradizionali.

L’allarme di Confindustria

Durissimo affondo del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sull’attuale situazione economica del nostro Paese. E anche sul contesto politico in cui ci stiamo muovendo e ancor di più in cui ci siamo mossi negli ultimi mesi. A conti fatti il presidente degli industriali non le manda a dire sottolineando che le misure degli ultimi mesi si sono rivelate alla prova dei fatti assolutamente insufficienti e inutili nel combattere la terribile crisi che ci sta mettendo in ginocchio. Fino ad arrivare alla frase ad effetto che vede il Nord Italia pronto a cadere nel baratro della crisi.

La sospensione dell’Imu e l’aumento dell’Iva

L’ultimo provvedimento degno di nota del nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta è arrivato nella giornata di ieri e riguarda le principali questioni economiche. Si tratta, nella fattispecie, del decreto sull’Imu e sul finanziamento della cassa integrazione che è stato firmato per l’appunto nella giornata di ieri da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non si tratta però di un provvedimento in grado di disciplinare la questione interamente in quanto la riforma sulle tasse per la casa è rinviata al mese di agosto.

Il ministro Giovannini sulla disoccupazione giovanile

Il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta inizia a fare i conti con decisione con il problema della disoccupazione e, ancor di più della mancanza di lavoro per i giovani. Nelle ultime ore sono arrivate prima la conferma degli intenti programmatici proprio attraverso le parole del premier Letta e poi, in un secondo momento, il lavoro concreto del nuovo ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Momenti differenti che vogliono però muovere nella stessa direzione, vale a dire portare a casa risultati concreti nella lotta alla disoccupazione.

L’industria in Italia

L’andamento dell’economia del nostro Paese è ormai in una spirale negativa da molti mesi, anzi, a questo punto, allo stato delle cose, possiamo dire da anni. E se volessimo provare a individuare quei settori che non risentono della crisi, o meglio, questi comparti dell’economia nazionale che appaiono leggermente più impermeabili alle conseguenze della fase recessiva in cui ci troviamo, faremmo fatica a contarli sulle dita anche di una sola mano. Ebbene, il settore industriale, a questo punto, non può che inserirsi nel solco delle predite.

Letta sul primo mese di governo

Il nuovo presidente del Consiglio Enrico Letta sottolinea tutti i pregi del proprio governo di coalizione sostenendo come sta provando a raggiungere tutte le priorità in cima alla propria lista e come stia riuscendo a tenere insieme gli interessi singoli dei partiti, operazione come sempre assai complicata quando si tratta di essere alla guida di un governo di unità nazionale o di ampia coalizione che dir si voglia come in questo caso. E, quasi con disinvoltura, ci tiene a sottolineare come il suo governo sta riuscendo a dare concretezza ad alcuni dei punti fondamentali del Partito Democratico.

Letta sul nodo dell’Imu

Si avvicina uno dei primi appuntamenti veramente importanti per il nuovo governo Letta. Ci riferiamo al decreto che porterà alla sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu: attenzione, il riferimento a quanto pare, le notizie non sono ancora certe ma le indiscrezioni risultano attendibili come non mai in questa occasione, sarà esclusivamente all’Imu sulla prima casa a causa della brusca frenata degli ultimi giorni in merito all’Imu per le imprese cioè a quella sui capannoni industriali. E tutto ciò ha già portato a prime schermaglie tra Popolo della Libertà e Partito Democratico (leggi anche: L’Imu sui capannoni slitta).

L’Imu sui capannoni slitta

Slitta la sospensione dell’Imu per le imprese. Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo si sospenderà l’Imu solo sulla prima casa. Queste sono le notizie non ufficiali che filtrano dalle consuete e affidabili voci di corridoio e che quindi, in maniera indiretta, testimoniano una volta di più che è proprio la questione sull’abolizione, o meglio sulla sospensione e sulla modifica di tutto quanto riguarda il pagamento dell’Imu, a tenere in ambasce il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta. Il terreno dell’Imu diventa il secondo motivo di attrito tra gli esponenti del Popolo della Libertà e del Partito Democratico all’interno del governo in pochi giorni seguendo a ruota la questione della legge contro le intercettazioni.

Pil Italia in calo da sette trimestri

I dati pubblicati dall’Istat in merito all’andamento dell’economia all’interno del nostro Paese non lasciano ben sperare. In effetti un incipit del genere potrebbe essere lo stesso utilizzato già varie volte e già qualche mese in una serie di occasioni differenti. E se una considerazione del genere può da un lato essere una battuta amara, potrebbe dall’altro anche servirci da monito per aprire nuovamente gli occhi sul fatto che in seguito a tutti i cambiamenti – prima il governo tecnico del premier dimissionario Mario Monti, poi il vuoto post elettorale e adesso il governo di unità nazionale del premier Letta – sono le condizioni economiche del nostro Paese le più dure da cambiare.

La crisi del settore immobiliare in Italia

Un comparto della nostra economia nazionale è in forte calo: stiamo parlando del mercato immobiliare. Con una battuta dal retrogusto amaro potremmo dire che è in buona compagnia perché senza ombra di dubbio stiamo vivendo un ciclo economico di negatività completa e assoluta e si contano sulle dita di una sola mano i settori che appaiono impermeabili alla crisi, o, per lo meno, più resistenti agli assalti delle perdite (leggi: L’allarme della Cisl sulla cassa integrazione). Fatto sta che non è del settore immobiliare che possiamo parlare in questo contesto poiché i dati sono impietosi.