
Il Ministero dei Trasporti ha reso noto i dati delle immatricolazioni in Italia nel mese di agosto appena concluso, nel quale si è registrato un calo delle auto immatricolare del 19,27%, con 68.718 unità, toccando i minimi dal 1993 ad oggi.

Il Ministero dei Trasporti ha reso noto i dati delle immatricolazioni in Italia nel mese di agosto appena concluso, nel quale si è registrato un calo delle auto immatricolare del 19,27%, con 68.718 unità, toccando i minimi dal 1993 ad oggi.

I finiani confermano di non voler accettare nessuna amnistia mascherata, nel frattempo però il governo continua ad andare avanti per trovare uno scudo per il presidente del Consiglio.

Nel primo trimestre dell’anno c’era stato un piccolissimo rialzo, dell’1,1%, dovuto però ancora agli strascichi degli incentivi statali del 2009, ma col termine degli incentivi le immatricolazioni nel 2010 sono letteralmente crollate.

Berlusconi nella giornata di ieri ha praticamente ordinato quello che può considerarsi a tutti gli effetti un armistizio, perlomeno fino a domenica prossima, giorno nel quale a Mirabello parlerà Gianfranco Fini.


Ora il futuro dell’Ecopass è molto incerto, infatti il ticket da pagare per entrare nel capoluogo lombardo, introdotto dalla giunta Moratti all’inizio del 2008, ha creato più polemiche che altro in questi due anni di vita.

Addirittura ci sono dei casi limite, come quello della nuova sanzione pedagogica, che fa slittare l’età per prendere la patente auto quando un minore viene colto a bere. Tuttavia è ora possibile iniziare ad esercitarsi alla guida già a 17 anni.

A quanto pare, vedendo i dati resi noti dalla Polizia Stradale, le nuove norme del CdS sembrano non aver influito minimamente sul comportamento degli italiani al volante, anzi, nei primi 25 giorni di agosto c’è stato un incremento del 21,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dei veicoli pescati oltre il limite di velocità (in totale 45mila veicoli).

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il mese scorso, ha introdotto anche nuove norme riguardanti proprio il superamento dei limiti imposti dal Codice, o meglio, delle modifiche.



Il giro d’affari complessivo del settore è di 4.696 milioni di euro, questo grazie soprattutto allo switch-off per il digitale terrestre avvenuto in molte regioni e agli incentivi statali che hanno interessato i grandi elettrodomestici.