Governo Monti riduce le auto blu

di Gianni Puglisi Commenta

Le auto sarebbero state definitivamente tagliate dal Governo Monti grazie ad un decreto che corregge le anomalie della preesistente normativa in merito.

Chiunque sino ad oggi abbia creduto che l’unica concreta iniziativa del Governo Monti per la riduzione della spesa pubblica sia stata quella dell’approvazione della manovra salva-Italia, vero e proprio salasso per ogni cittadino italiano, la cui ben più che sostanziosa politica fiscale restrittiva starebbe già oggi mostrando i propri devastanti effetti a causa di tutti i rincari del 2012, dovrà finalmente ricredersi.

SPRECHI DEL GOVERNO ITALIANO PER I VOLI DI STATO

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, come informano le più importanti agenzie di stampa del Paese, avrebbe infatti in queste ore inviato al TAR (ovverosia il Tribunale Amministrativo Regionale) un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, nei giorni scorsi approvato su proposta diretta di Filippo Patroni Griffi, attuale responsabile del Dipartimento per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, contenente le indicazioni per la risoluzione della controversia sorta intorno al decreto ministeriale del 3 agosto 2011 che prevedeva, come forse qualcuno ricorderà, la sostanziosa riduzione delle auto blu in dotazione alla Pubblica Amministrazione con l’esclusione, fortemente contestata, degli organi costituzionali, delle Regioni, degli enti locali nonché di ogni amministrazione possidente non più d’un’autovettura di servizio.

AUTO BLU ITALIANE PER RAZIONALIZZARE I COSTI

Nel succitato decreto, inoltre, si consigliava l’utilizzo di mezzi di locomozione alternativi, compresa l’autovettura personale, solamente nel caso in cui avessero dimostrato la medesima efficacia ed efficienza delle auto blu.

Ebbene oggi, grazie all’operato diretto di Mario Monti e di Filippo Patroni Griffi, l’anomalia presente nella succitata normativa sarebbe stata definitivamente corretta e, a partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM di cui sopra, ogni amministrazione pubblica nonché ogni politico italiano si vedrà costretto a ridimensionare le proprie pretese, con grande vantaggio di tutti i cittadini.