Le cause della crisi spagnola

di Gianni Puglisi Commenta

Il default economico spagnolo, nel caso in cui la Banca Centrale Europea dovesse malauguratamente decidere di stringere i cordoni della borsa, è ormai alle porte e la bolla immobiliare, ormai definitivamente scoppiata, non fa che peggiorare la situazione.

Sono ottanta, compresa la capitale Madrid, le città spagnole ormai costantemente e quotidianamente oppresse dalle proteste dei cittadini ormai letteralmente esacerbati da una condizione di precarietà e povertà estrema alla quale sono da aggiungere i tagli ed i sacrifici, anch’essi ormai quotidiani, chiesti dall’Unione Europea, dalla Banca Centrale Europea e dal Governo Rajoy.

I SUICIDI DELLA CRISI ECONOMICA

Le banche, a titolo puramente esemplificativo citiamo Bankia, ovverosia la quarta banca spagnola per diffusione e capitalizzazione (equivalente, in questo senso, all’italiana Mediobanca), salvata dal fallimento, in extremis, grazie ad una forzata nazionalizzazione d’emergenza, sono ormai allo stremo delle forze ed anche le multinazionali (Telefonica, Repsol ed Acs tanto per fare alcuni esempi), che in questi ultimi anni sono andate avanti grazie alla spinta dei capitali esterni, sono ormai completamente sommerse dai debiti.

RECORD FALLIMENTI PMI NEL 2011

Il default economico spagnolo, nel caso in cui la Banca Centrale Europea dovesse malauguratamente decidere di stringere i cordoni della borsa, è ormai alle porte e la bolla immobiliare, ormai definitivamente scoppiata, non fa che peggiorare la situazione.

POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DELLA CRISI ECONOMICA

Una situazione venutasi a creare per cause ben note e comprensibili e che l’economista spagnolo José Carlos Diez, in questo video realizzato dal Corriere della Sera, analizza con competenza e spiega con estrema chiarezza e professionalità sia al popolo spagnolo che al popolo italiano.