Nuova alleanza tra i sindacati contro il governo

di Gianni Puglisi Commenta

Camusso, Angeletti e Bonanni uniti per il popolo dei lavoratori italiani contro le decisioni del governo.

La lettere all’Europa in materia di pensionamento spedita dal governo italiano all’Unione Europea che, tra le altre cose, contiene la ricetta con la quale l’Italia intende uscire dalla crisi da debito sovrano cercando di riconquistare la fiducia perduta e che, collateralmente, ha causato i continui downgrade da parte delle principali agenzie di rating di cui abbiamo parlato per tutta l’estate, ha fatto, letteralmente, inferocire le forze politiche e sociali avverse al governo e che, oggi, rischiano di tornare ad unirsi compatte pur di veder cadere l’attuale Esecutivo prima della naturale scadenza prevista per il 2013.

In particolare, a propugnare una nuova, rinnovata e rinvigorita unione tra i sindacati è stata la leader della CGIL Susanna Camusso che, rivolgendosi direttamente a Luigi Angeletti e Raffaele Bonanni, rispettivamente a capo della UIL e della CISL, avrebbe chiesto di accantonare i dissidi del passato e tornare in piazza insieme, con uno sciopero collettivo di tutte le categorie e di tutte le sigle sindacali.

La proposta avanzata dalla Camusso, per quanto sia forte e decisa, rispecchia, comunque, le misure in materia di licenziamenti facili contenuta nella lettera di cui sopra e che, sicuramente, rappresentano il punto programmatico di maggior contrasto con le forze politiche della maggioranza.

Se, infatti, la Camusso si è categoricamente rifiutata di dare la benché minima risposta al governo che, all’indomani dell’approvazione del documento d’intenti da parte dell’Unione Europea, aveva chiesto l’opportunità di avviare un tavolo comune per discutere della questione, Angeletti avrebbe chiesto che si apra una nuova stagione di cambiamenti strutturali a favore dei lavoratori e contro la casta mentre Bonanni, il più moderato dei tre, avrebbe ribadito come mantenere la coesione sociale sia il compito primario dello Stato.