La
Tepco che gestisce la centrale nucleare di
Fukushima ha chiesto ufficialmente aiuto al governo del Giappone affinchè lo aiuti a far fronte agli ingenti oneri finanziari che sono sopravvenuti a fronte dell’incidente verificatosi dopo il terribile tsunami dell’11 marzo scorso che ha messo in ginocchio tutto l’impero nipponico.
E così il premier giapponese
Naoto Kan ha deciso che da giugno rinuncerà al suo stipendio da politico (anche se continuerà a percepire la sua indennità da parlamentare) finchè la crisi nucleare non sarà finita; oggi il presidente della Tepco
Masataka Shimizu, ha presentato formale richiesta d’aiuto al ministro per lo sviluppo industriale Banri Kaieda, affinchè lo stato possa arginare gli ingenti debiti accumulatisi fino ad oggi per far fronte ai mastodontici indennizzi a seguito della crisi nucleare.