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Ali Kordan sotto accusa per una finta laurea

Ali Kordan, Il Ministro degli Interni iraniano, si trova sotto accusa dopo che egli stesso ha ammesso di aver finto una laurea presso la Oxford University del Regno Unito.

Entrambi gli schieramenti del parlamento, conservatori e moderati, hanno chiesto al Ministro di rassegnare le dimissioni.

Alcuni sostengono che Kordan non sia per niente intenzionato a dimettersi e, per questo, il presidente Mahmoud Ahmadinejad potrebbe chiamare il parlamento ad esprimere il voto di fiducia.

Elezioni americane: ultimo giorno prima del verdetto

Dopo la più lunga e costosa campagna elettorale della storia degli Stati Uniti, gli americani si stanno preparando ad eleggere il loro 44° presidente.

Entrambi i candidati, dopo aver trascorso freneticamente l’ultimo giorno di campagna elettorale spostandosi attraverso gli Stati “chiave”, sono tornati a casa, McCain in Arizona e Obama nell’Illinois per esprimere il loro voto e per tenere il loro discorso finale.

Primo convoglio di aiuti per il Congo

Un convoglio delle Nazioni Unite è arrivato nel territorio della Repubblica Democratica del Congo per portare aiuti ad alcune delle 250.000 persone vittime dei combattimenti.

Si tratta del primo aiuto per le persone che si trovano nei territori controllati dalle forze ribelli di Laurent Nkunda.

L’esercito di Nkunda la settimana scorsa ha instradato i militari congolesi nella zona attorno a Goma, capitale delle restie province settentrionali del Kivu.

Elezioni americane: ultimo giorno di campagna elettorale

Finalmente, dopo una delle campagne elettorali più costose della storia, martedì sapremo chi dei due candidati diventerà il 44° presidente americano.

I due candidati alla Casa Bianca stanno trascorrendo l’ultimo giorno di campagna elettorale cercando di aggiudicarsi il voto degli incerti.

Elezioni americane: la mappa dei sondaggi

Questa è la mappa attraverso la quale è possibile confrontare i consensi ottenuti dai due rivali in corsa per la Casa Bianca nei diversi Stati, creata sulla base di sondaggi nei quali è stato semplicemente chiesto alle persone a favore di quale candidato avrebbero votato.

Ovviamente la storia ci insegna che non sempre questi sondaggi si rivelano in accordo con il risultato finale ma in attesa del verdetto è interessante dare un’occhiata.

Elezioni americane: McCain non si arrende!

Secondo l’ultimo sondaggio McCain sarebbe in svantaggio, rispetto ad Obama, di 13 punti percentuali.

McCain, tuttavia, ha affermato di essere certo di una sua rimonta durante questi ultimissimi giorni di campagna elettorale, sottolineando come i sondaggi tante volte in passato abbiano sbagliato e rivelando che, a suo avviso, i punti di distacco sono molto meno.

McCain ha detto: “Queste elezioni non sono ancora terminate e noi dobbiamo lavorare sodo nei prossimi giorni per riuscire a vincere

Barack Obama in TV

Barack Obama ha raggiunto i sui elettori tramite uno spot pubblicitario, trasmesso su sette canali statunitensi.

Si vocifera che questo spot sia costato 1 milione di dollari per canale.

Lo spot, della durata di circa trenta minuti, consiste in una serie di interviste in cui alcuni americani parlano delle difficoltà che affrontano nella vita quotidiana e di clips in cui alcune personalità politiche e vari economisti mostrano il loro sostegno ad Obama.

McCain tradito dai repubblicani

La solidarietà dei repubblicani nei confronti di Mc.Cain non appare più così certa dal momento che molti di loro hanno manifestato una presa di posizione nei confronti di Obama.

L’utimo di questi è stato Charles Mathias, ex senatore del Maryland, a cui si aggiungono poi l’ex segretario di Stato Colin Powell e l’ex governatore del Massachusetts William Weld.

Ultime battute della campagna elettorale americana

In questi ultimi giorni di campagna elettorale Barack Obama e John McCain stanno concentrando le loro attenzioni soprattutto in Stati in cui il risultato del voto degli elettori non è ancora così scontato come in altri.

Tra questi è considerato particolarmente importante ai fini del risultato finale lo Stato della Pennsylvania nel quale, secondo alcune voci, il repubblicano McCain ha fatto sapere di essere convito di vincere.

Discorsi di chiusura tra Barack Obama e John McCain

Siamo ormai agli sgoccioli. Il senatore Barack Obama ha fatto il suo discorso di chiusura lunedì ribadendo quelli che sono stati i temi forti della sua campagna elettorale: voglia e necessità di cambiamento, attacchi al presidente Bush, e un richiamo all’unità nazionale.
La sua principale promessa agli elettori americani è sicuramente quella di cambiare lo stato attuale delle cose e quando, menzionando il nome del rivale McCain, una persona del pubblico fischia egli afferma: “non c’è bisogno di fischiare, ma solo di votare”.

John McCain come George W Bush

Nelle ultime due settimane di campagna elettorale il senatore Barack Obama sembra stia concentrando tutti i suoi sforzi per far si che l’immagine di John McCain sia associata a quella dell’attuale presidente Bush affermando che entrambi sono guidati dalla stessa filosofia politica.

Obama è ritornato nella città dove, due mesi fa, ha accettato la candidatura e ha richiamato decine di migliaia di persone in piazza, cercando così di solidificare il suo sostegno.

Sarah Palin e il parrucchiere

Sarah Palin, appare esasperata dalla questione sollevata dai media relativa alla cifra spesa, durante la campagna elettorale, in termini di abbigliamento, parrucchiere, ecc. per se e per la sua famiglia. La palin afferma di aver cercato di ignorare la questione giudicata da lei stessa “estremamente ridicola”.

Si stima che l’organizzazione abbia speso circa 150000 dollari in abbigliamento, make-up e accessori vari per Sarah Palin e la sua famiglia.