sekumpul faktascarlotharlot1buycelebrexonlinebebimichaville bloghaberedhaveseatwill travelinspa kyotorippin kittentheblackmore groupthornville churchgarage doors and partsglobal health wiremclub worldshahid onlinestfrancis lucknowsustainability pioneersjohnhawk insunratedleegay lordamerican partysckhaleej timesjobsmidwest garagebuildersrobert draws5bloggerassistive technology partnerschamberlains of londonclubdelisameet muscatinenetprotozovisit marktwainlakebroomcorn johnnyscolor adoactioneobdtoolgrb projectimmovestingelvallegritalight housedenvermonika pandeypersonal cloudsscreemothe berkshiremallhorror yearbooksimpplertxcovidtestpafi kabupaten riauabcd eldescansogardamediaradio senda1680rumah jualindependent reportsultana royaldiyes internationalpasmarquekudakyividn play365nyatanyata faktatechby androidwxhbfmabgxmoron cafepitch warsgang flowkduntop tensthingsplay sourceinfolestanze cafearcadiadailyresilienceapacdiesel specialistsngocstipcasal delravalfast creasiteupstart crowthecomedyelmsleepjoshshearmedia970panas mediacapital personalcherry gamespilates pilacharleston marketreportdigiturk bulgariaorlando mayor2023daiphatthanh vietnamentertain oramakent academymiangotwilight moviepipemediaa7frmuurahaisetaffordablespace flightvilanobandheathledger centralkpopstarz smashingsalonliterario libroamericasolidly statedportugal protocoloorah saddiqimusshalfordvetworkthefree lancedeskapogee mgink bloommikay lacampinosgotham medicine34lowseoulyaboogiewoogie cafelewisoftmccuskercopuertoricohead linenewscentrum digitalasiasindonewsbolanewsdapurumamiindozonejakarta kerasjurnal mistispodhubgila promoseputar otomotifoxligaoxligaidnggidnpp

Conflitto di interessi manovra salva-Italia

Molte dure critiche sono piovute nei confronti della manovra salva-Italia accusata, in più occasioni, di incidere troppo negativamente sul bilancio dei lavoratori e delle più comuni famiglie italiane già stremate da anni di crisi da debito sovrano ed oggi “vittime” di un prelievo fiscale superiore al 50% nonostante gli incredibili meriti che gli si debbono, per onestà, riconoscere.

Riforma del mercato del lavoro 2011

Ciò che scuote l’Italia in questi giorni di fine dicembre e di fine 2011, più che la disastrata situazione economica nella quale oggi si trova, è la possibilità che l’operato del Governo Monti, grazie alla manovra salva-Italia, possa peggiorare ulteriormente le cose, soprattutto a scapito dei comuni lavoratori che, come recentemente dichiarato dall’ISTAT, subiranno a partire dal 2012 un prelievo fiscale superiore al 50%.

Liberalizzazione porterà alla contrazione dei consumi

La questione che, più di ogni altra, sta tenendo oggi banco in Italia, è quella della valutazione della manovra salva-Italia che, nella giornata odierna, ha scatenato l’ennesimo sciopero a causa delle accuse di iniquità portate avanti dalle principali sigle sindacali italiane, preoccupate che una tale serie di provvedimenti, se non verrà modificata al più presto, potrebbero arrivare a pesare esclusivamente sui lavoratori.

Stop ai contratti precari secondo Elsa Fornero

Una delle questioni che sta più a cuore al Governo Monti, ormai lo sappiamo, è quella della ripresa economica che si otterrà, purtroppo, grazie ai sacrifici dell’intera popolazione italiana, politici e privilegiati compresi.

Sacrifici che siano, come confermato più e più volte, per esempio, dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero, non solo drastici bensì intelligentemente studiati così che gravino in egual modo sull’intera popolazione, in modo da essere, al contempo, i più efficaci e i meno duraturi possibili.

LE LACRIME DEL MINISTRO FORNERO

L’Italia è in recessione

Poco giorni fa segnalavamo, alla vigilia dell’approvazione dal parte del governo della manovra salva-Italia lacrime e sangue, come l’OCSE, il più importante organismo internazionale di tutela e cooperazione economico-finanziaria tra gli Stati, la cui azione si estende su ogni angolo del globo, l’Italia potesse conoscere una fase recessiva a partire dal 2012 e i cui effetti, di conseguenza, si sarebbero fatti sentire soprattutto nel 2013 a causa del mancato raggiungimento del pareggio di bilancio.

Oggi Emma Marcegaglia, leader di Confindustria che più volte, sebbene contraria ai propri interessi, ha dichiarato come la manovra sia necessaria più che mai, è arrivata a ribadire il concetto dell’OCSE sostenendo, però, come l’Italia, in realtà, starebbe già vivendo una serissima fase di recessione che si perpetrerà almeno sino alla fine del 2013.

Tobin Tax per pagare meno tasse

La bagarre tra la Lega Nord, il cui leader ha recentemente dichiarato che la Padania batterà la propria moneta, ed il Governo Monti, reo di voler approvare, anche mediante voto di fiducia, una manovra salva-Italia lacrime e sangue che va a tassare, in maniera decisamente consistente, i consumi ed il reddito delle fasce più povere della popolazione, rappresenta la sintesi, forse migliore di molte altre, dell’esacerbazione cui è giunto attualmente il clima politico, delle tornate in auge lotte di classe tra sindacati e forze politiche, delle lacrime del Ministro Fornero che tutto vorrebbe fuorché una nazione democratica nella quale il governo dovesse chiedere veri e propri sacrifici alla propria popolazione.

Accordo di Pomigliano esteso ad ogni stabilimento Fiat

Secondo Sergio Marchionne, l’attuale amministratore delegato della Fiat, il nuovo contratto di lavoro dei dipendenti dell’azienda del Lingotto che ricalca, in parte, l’accordo di Pomigliano estendendolo, però, ad ognuno dei molti stabilimenti italiani, rappresenta un atto di coraggio che rompe con il passato incentivando, in egual modo, sia la produttività che i lavoratori e gli impianti più meritevoli di riconoscimento.

Naturalmente i sindacati di categoria, per bocca dei rappresentanti nazionali Camusso e Bonanni, si sono detti fortemente contrari ad un accordo che, lungi dal tutelare, sotto qualsiasi forma, il dipendente operaio, estende senza discriminanti la tragica realtà di Pomigliano ad ogni realtà industriale facente capo a Fiat sino al 31 dicembre 2012, in concomitanza con la scadenza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei Metalmeccanici.

Modifiche alla manovra salva-Italia

Oggi alle 10, come ormai ampiamente risaputo, la manovra salva-Italia, che in questi giorni ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri che, in merito alla sua approvazione presso le Camere, ha dato disposizioni in merito alla possibilità che si potesse procedere con voto di fiducia, nonché dalla Commissione Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, approderà, affinché possa finalmente divenire pienamente operativa, alla Camera dei Deputati.

Naturalmente, sin dalla sua approvazione da parte del Governo Monti in data 4 dicembre 2011, la manovra ha subito epurazioni, migliorie, modifiche che, per certi versi, la rendono sostanzialmente differente nonché rispondente alle forze istituzionali quali, appunto, la Commissione Bilancio, e le forze sociali, quali i sindacati, che, pur non soddisfatte al 100% dovranno, per cosi dire, accontentarsi di una serie di provvedimenti che, lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti ha oggi definiti più equi e corretti rispetto alla prima stesura.

La Padania batterà la propria moneta

Sulla questione della manovra salva-Italia, del neo insediatosi, su mandato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Governo Monti e, soprattutto sulla crisi da debito sovrano e sulle difficoltà che l’euro, negli ultimi mesi, ha riscontrato, è tornato a parlare il leader della Lega Nord Umberto Bossi che, a margine di un convegno del proprio partito, recentemente tenutosi a Milano, ha tenuto a precisare la propria opinione sugli argomenti succitati nonché sullo storico alleato Silvio Berlusconi con il quale, lo ricordiamo, ha governato l’Italia, tra alti e bassi, per ben quattro mandati.

Cardinal Bagnasco conferma la possibilità che la Chiesa possa pagare l’IMU

La reintroduzione dell’Imposta Comunale sugli Immobili, adesso rinominata IMU nella manovra salva-Italia, ha scatenato i dissapori di molti italiani nei confronti della Chiesa Cattolica che, come risaputo, non ha mai pagato l’ICI sui propri immobili.

La questione, come universalmente risaputo, è stata affrontata da più punti di vista e, tra discorsi di equità sociale ed antiche remore anticlericali, non si è mai completamente risolta e, dunque, si è rimasti e si rimarrà, ancora per moltissimo tempo, in una situazione di stallo.

Credit Watch negativo per l’Unione Europea

Alla vigilia del vertice che deciderà i destini dell’Italia, dell’Unione Europea e della monete unica per eccellenza, ovverosia l’euro, le agenzie di rating, in particolar modo Standard&Poor’s, danno il proprio giudizio, estremamente negativo, sulla situazione, ponendo in credit watch, con la fortissima possibilità che venga abbassato almeno di un punto, il rating dell’Unione Europea, da sempre considerato da tripla A.