
E’ partito il treno delle riforme per quanto riguarda il progetto di abolizione delle Province all’interno del nostro Paese. Non si tratta di un progetto nuovo di zecca, questo è fuori dubbio, ma è altrettanto vero che questa volta sembra si faccia sul serio. Perché le esigenze di risparmio sono sentite da tutti, perché chi tempo fa si opponeva a un simile taglio oggi sembra aver digerito la decisione assai dolorosa dal proprio punto di vista e perché a proporlo e, forse, a portare a termine un progetto di tale portata, non vi è un governo politico in senso stretto ma un governo di unità nazionale che per sua stessa natura e composizione dovrebbe incontrare meno ostacoli e meno opposizioni.


Scelta Civica alza la voce sul governo Letta. Non si tratta di un attacco frontale ma di un richiamo che il partito fondato poco più di un anno fa dall’allora candidato premier e futuro presidente del Consiglio e leader del governo tecnico Mario Monti ha deciso di esercitare nei confronti dell’attuale presidente del Consiglio Enrico Letta e di tutto il governo di unità nazionale che sta governando il nostro Paese. Alcuni esponenti di rilievo all’interno di Scelta Civica hanno percorso una strada già usata in altri casi da altri uomini politici italiani, vale a dire quella della lettera pubblica.






