politica estera
Sulle strade del Piemonte viaggiano le scorie nucleari per la Francia
Nel 2006 è stato siglato un accordo tra l’Italia e le Francia, entrato poi in vigore a gennaio del 2007, in cui si parla del trattamento di 235 tonnellate di combustibile nucleare italiano, che corrisponde agli scarti che sono stati accumulati in Italia nel periodo dell’energia nucleare che è terminata con il referendum del 1987 dopo che gli italiani hanno voluto la chiusura degli impianti.
Gli scarti però dovranno rientrare nel nostro paese entro e non oltre il 31 dicembre del 2025 e la Società gestione impianti nucleari,la Sogin, si sta già attrezzando, con l’autorizzazione di una gara d’appalto per la costruzione di un sito che funga da deposito per le scorie radioattive nella zona di Saluggia (da dove sono partite, in poche parole).
Moratoria sulla pena di morte in Cina
In Cina, la scorsa settimana la Suprema corte del popolo cinese, che è la massima figura istituzionale del paese, ha richiesto a tutti i tribunali di applicare una moratoria di due anni alle esecuzioni che prevedono la pena di morte.
E secondo l’agenzia di stampa Nuova Cina, che ha dato la notizia, l’applicazione della pena di morte verrà applicata soltanto ad uno sparuto gruppo di criminali che hanno commesso reati estremamente gravi.
Questa moratoria in realtà rappresenta un secondo emendamento che è stato apportato al codice civile cinese, che è entrato in vigore lo scorso febbraio, quando il legislatore aveva deciso di ridurre i reati punibili con la pena capitale da 55 a 13 ed eliminandola nel caso di reati finanziari o non violenti.
La Tepco chiede aiuto al governo giapponese
E così il premier giapponese Naoto Kan ha deciso che da giugno rinuncerà al suo stipendio da politico (anche se continuerà a percepire la sua indennità da parlamentare) finchè la crisi nucleare non sarà finita; oggi il presidente della Tepco Masataka Shimizu, ha presentato formale richiesta d’aiuto al ministro per lo sviluppo industriale Banri Kaieda, affinchè lo stato possa arginare gli ingenti debiti accumulatisi fino ad oggi per far fronte ai mastodontici indennizzi a seguito della crisi nucleare.
Missione Libia finirà tra 3/4 settimane

Frattini ha fornito questa indicazione sul termine della missione libica nel corso di una visita a Palermo.
Sergio Marchionne è tra gli uomini più influenti al mondo
Marchionne può vantare così il primato di essere il primo italiano ad entrare nella classifica della prestigiosa rivista, da quando è stata stilata la prima volta nel 1999.
Colui il quale si è posizionato quest’anno al primo posto della classifica, scalzando tutti gli altri contendenti è stato l’egiziano Wael Ghomin, che rappresenta i giovani dell’Egitto, in questo periodo di fermento politico.
Elezioni in Finlandia i conservatori e gli anti -europeisti vincono
Mentre il patito composto da xenofobi e ultra conservatori che non vogliono far parte dell’Unione Europea guidato da Timo Soini, ha conseguito un successo insperato tanto appunto da piazzarsi di diritto al terzo posto.
Francia blocca i treni dall’Italia
Infatti la Francia ha attuato il blocco temporaneo dei treni che da Ventimiglia vanno verso i loro confini, per bloccare così l’afflusso di immigrati oltre le frontiere e la Commissione Europea, dopo un’attenta valutazione ha dichiarato che Parigi non avrebbe violato le norme europee e ha poi fatto presente che provvedimenti di questo tipo possono essere adottati a fronte di giustificati motivi di ordine pubblico.
Fukushima crisi livello 7 e la Tepco si scusa
Un funzionario della Tepco, la società che gestisce l’impianto nucleare, ha fatto sapere che potrebbe trattarsi di supposizioni ottimistiche in quanto il livello di radiazioni potrebbe risultare ancora più elevato.
Nel frattempo nella giornata di ieri la terra ha tremato ancora una volta e si è registrata una scossa di magnitudo 6.3 con epicentro proprio nella prefettura di Fukushima.
Clandestini in Italia parla Napolitano
Infatti se prima il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva dichiarato che se l’UE non è in grado di aiutare l’Italia a far fronte alla difficile crisi dell’immigrazione, è meglio che permetta al nostro paese di uscire dall’Unione; dopo si è unito il ministro dell’Interno Roberto Maroni che ha detto alla Francia di non aderire al trattato di Schengen se non vuole prendersi la responsabilità di accogliere i migranti provenienti dalla Tunisia, che vogliono entrare nel paese.
Berlusconi: “Io addolorato per Gheddafi”

Come dichiarato dal Ministro degli Esteri, Franco Frattini, in caso contrario l’Italia riprenderà il controllo delle sette basi militari messe a disposizione della coalizione e provvederà a un comando separato.
Unità di crisi aperta all’opposizione

Il crollo del regime di Gheddafi potrebbe portare molti di questi clandestini a venire in Europa, passando dunque per l’Italia.