sekumpul faktascarlotharlot1buycelebrexonlinebebimichaville bloghaberedhaveseatwill travelinspa kyotorippin kittentheblackmore groupthornville churchgarage doors and partsglobal health wiremclub worldshahid onlinestfrancis lucknowsustainability pioneersjohnhawk insunratedleegay lordamerican partysckhaleej timesjobsmidwest garagebuildersrobert draws5bloggerassistive technology partnerschamberlains of londonclubdelisameet muscatinenetprotozovisit marktwainlakebroomcorn johnnyscolor adoactioneobdtoolgrb projectimmovestingelvallegritalight housedenvermonika pandeypersonal cloudsscreemothe berkshiremallhorror yearbooksimpplertxcovidtestpafi kabupaten riauabcd eldescansogardamediaradio senda1680rumah jualindependent reportsultana royaldiyes internationalpasmarquekudakyividn play365nyatanyata faktatechby androidwxhbfmabgxmoron cafepitch warsgang flowkduntop tensthingsplay sourceinfolestanze cafearcadiadailyresilienceapacdiesel specialistsngocstipcasal delravalfast creasiteupstart crowthecomedyelmsleepjoshshearmedia970panas mediacapital personalcherry gamespilates pilacharleston marketreportdigiturk bulgariaorlando mayor2023daiphatthanh vietnamentertain oramakent academymiangotwilight moviepipemediaa7frmuurahaisetaffordablespace flightvilanobandheathledger centralkpopstarz smashingsalonliterario libroamericasolidly statedportugal protocoloorah saddiqimusshalfordvetworkthefree lancedeskapogee mgink bloommikay lacampinosgotham medicine34lowseoulyaboogiewoogie cafelewisoftmccuskercopuertoricohead linenewscentrum digitalasiasindonewsbolanewsdapurumamiindozonejakarta kerasjurnal mistispodhubgila promoseputar otomotifoxligaoxligaidnggidnpp

Brunetta difende la sua proposta sulle pensioni

Renato Brunetta non ha preso bene le numerose levate di scudi contro la sua proposta di parificare l’età pensionabile di uomini e donne, elevando quella di queste ultime.
In un’intervista a “Repubblica”, il ministro della Funzione Pubblica ha difeso strenuamente la sua proposta, utilizzando toni piuttosto duri contro i suoi critici.

“Quanta ipocrisia, quanta superficialità, quanta arroganza dai nostri soloni e soloncini di destra e sinistra!

Agevolazioni fiscali e bonus-bebè (seconda parte)

La misura contenuta nel decreto anti-crisi, in verità, è ancora tutta da decifrare. All’articolo 4 viene istituito il “Fondo di credito per i nuovi nati” (noto anche come bonus bebè), la cui finalità è quella di prestare fidejussioni a carico dello Stato nei confronti di banche e intermediari finanziari per i prestiti a favore delle famiglie per i nuovi nati o adottati nel triennio 2009-2011.

Sarà emanato un decreto interministeriale che spieghi nel concreto in cosa consista questa misura e quali saranno i benefici per le famiglie.

Agevolazioni fiscali e bonus-bebè

In principio era il bonus-bebè: il regalo di 1.000 euro che fu erogato alle famiglie italiane nel 2005 per ogni nuovo nato.

Si trattava di una delle misure più apprezzate trasversalmente dai cittadini fra tutte quelle adottate in cinque anni di governo del centrodestra, giacché costituiva un aiuto rilevante alle famiglie che si trovavano a dover sostenere le spese per il nuovo arrivato.

Berlusconi interviene su giustizia e clima (seconda parte)

Gli strali del premier si sono poi rivolti sulla televisione pubblica, in cui, a suo dire, egli appare ogni sera “irriso e oltraggiato su basi false, è una cosa indegna”. E non è mancato un attacco al Tg3, al cui confronto il direttore del Tg4 Emilio Fede (“l’ultimo dei Mohicani”) appare come “un santo”.

Il Presidente del Consiglio ha quindi ritenuto che non ci sono più i tempi per procedere ad una modifica della legge elettorale per le Europee dell’anno prossimo, e dunque si manterrà la normativa esistente.

Berlusconi interviene su giustizia e clima (prima parte)

L’occasione è venuta nella conferenza-stampa per la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa (“Viaggio in un’Italia diversa”), cui Silvio Berlusconi ha presenziato ancora una volta come ormai tradizione.

Parlando con i giornalisti, il premier è intervenuto a tutto campo su diverse questioni sul tappeto. Innanzitutto, è tornato a dire la sua sul tema della Giustizia, per la quale una profonda riforma è, a sua opinione, inevitabile.

Bonus per le famiglie

Per rilanciare i consumi, il decreto anti-crisi ha previsto un aiuto significativo per le famiglie in condizioni disagiate. In pratica, saranno erogati prevalentemente fra gennaio e febbraio alcuni fondi, totalmente a carico del bilancio dello Stato, di ammontare differenziato a seconda del beneficiario: si va dai 200 euro previsti per il pensionato ultrasessantacinquenne che vive da solo con un reddito annuo inferiore a 15.000 euro, ai 1.000 euro di bonus per la famiglia con reddito annuo inferiore a 35.000 euro e con un componente disabile.

È però necessario aver fruito di redditi di determinate categorie nel 2008 (per esempio, di lavoro dipendente) e non incorrere, allo stesso tempo, in nessuna delle cause di esclusione previste (i titolari di partita IVA, ad esempio, sono esclusi).

Aumento dell’IVA sulla PayTV, SKY infiamma la politica

Fra tutte le norme del decreto anti-crisi, è una delle poche con cui lo Stato cerca di fare cassa: l’intenzione è quella di elevare l’aliquota IVA sui servizi offerti dalle televisioni digitali satellitari dall’attuale 10% al 20%.

L’aliquota agevolata fu decisa nel 1995 all’epoca del governo Dini, con la dichiarata intenzione di favorire la diffusione nel nostro Paese della nuova tecnologia di comunicazione, già ben diffusa in altri Paesi. Telepiù e Stream muovevano allora i primi passi e la maggioranza di centrosinistra ritenne utile aiutarle a rafforzarsi proprio con l’applicazione di una tassazione agevolata.

Tredici anni dopo, l’attuale Governo ritiene che non vi siano più particolari motivi per mantenere quest’agevolazione, e si appresta a riportare l’aliquota al livello ordinario.

Nuova stagione di Grandi Opere

Sedici miliardi e settecento milioni di euro. Questa è all’incirca la cifra che il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli si appresta a spendere nei prossimi anni per rilanciare in grande stile un vecchio cavallo di battaglia del centrodestra: ammodernare l’Italia con opere pubbliche di rilevante portata, tali da consentire di ridurre il deficit strutturale che ancora ci separa dagli altri grandi Paesi europei.

Oltre all’aspetto “ideologico”, c’è chi sottolinea che un grande intervento pubblico smuoverebbe l’economia del nostro Stato proprio nel momento in cui ce n’è più bisogno, a causa della crisi globale. Si torna a Keynes, insomma, e al pesante intervento pubblico nell’economia.

In particolare, sono nove le grandi opere che il Governo si appresta a varare oppure a completare. Circa metà delle somme stanziate riguarderanno il Nord, in specie per rivedere la rete autostradale. Via libera, dunque, alla Pedemontana Lombarda, alla direttissima Milano-Brescia e alla nuova tratta fra Brescia e Padova, oltre al potenziamento della A15 nel tratto fra La Spezia e Parma.

Tremonti pensa alle prossime mosse

Il 21 novembre prossimo sarà una data da segnare sul calendario. È in quel giorno, infatti, che si riunirà il CIPE (il comitato interministeriale che riunisce i titolari dei dicasteri economici), nel quale Tremonti e i suoi colleghi elaboreranno le nuove strategie per ridare fiato alla nostra asfittica economia.

Sembra ormai certo che una delle misure che circolavano nei giorni scorsi sia da escludere: si tratta della detassazione delle tredicesime, che consentirebbe agli italiani un minimo di respiro in un periodo così critico; ma sfortunatamente appare una misura troppo costosa per le casse dell’Erario, e dunque è un’ipotesi già accantonata.
È invece probabile la riduzione degli acconti di novembre di tre o quattro punti percentuali: la misura (di entità pari a due miliardi) avrebbe solo un valore temporaneo, in quanto com’è ovvio pagare meno imposte in acconto oggi significherà pagarne di più a saldo domani. Però per le famiglie e le imprese sarebbe comunque cosa gradita, con tutta probabilità.

Gli immigrati fra regolarizzazioni e semplificazioni

Si attende a giorni il nuovo decreto-flussi, ossia l’atto con il quale il Governo concederà il permesso d’immigrazione a circa 170.000 lavoratori e studenti extracomunitari.

Per il 2008 è previsto un ammontare complessivo di 340.000 permessi, di cui circa 103.000 già erogati nei mesi precedenti. È dunque da prevedere che entro il 31 dicembre ci sarà una nuova e conclusiva “infornata” di permessi, per lo più rivolta in direzione di colf e badanti.

Bonus neonato, prestito per le famiglie con un bebè

Nella precedente legislatura governata dal centrodestra, sorse il “bonus-bebè”. Ora, il Governo sta pensando ad una soluzione diversa per favorire la natalità e aiutare le famiglie italiane.

L’idea è venuto al sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, che ha suggerito al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi un’idea che quest’ultimo sembra abbia apprezzato.

In pratica, si tratterebbe di prestare la somma di cinquemila euro alle famiglie per ogni nuovo nato, cifra da restituire entro cinque anni con un tasso d’interesse piuttosto contenuto (4%).

Giro di vite contro i graffitari

Non è un tema di cui si parla spesso, ma recentemente è intervenuto lo stesso Presidente del Consiglio in persona a puntare l’indice contro i “writers” (o, più comunemente, i graffitari), ossia quei singoli o quelle bande che per hobby o per semplice vandalismo lasciano scritte e disegni di ogni genere sui muri delle nostre città, e talvolta anche sulle pareti degli edifici di maggior pregio storico e artistico.