Tutti i rincari del 2012

Molti oggi si chiedono, tornando a casa ed al lavoro dalle affollate località sciistiche protagoniste, come ogni anno, delle festività natalizie, quanto costerà la vita nel 2012 o, per lo meno, quanto costerà in più rispetto al 2011.

La manovra salva-Italia e la perdita del potere di acquisto dei salari (calata del 40% negli ultimi 10 anni) nonostante l’aumento delle retribuzioni di ottobre 2011, sono solamente due delle principali occorrenze che, insieme alle molte altre che poi vedremo, concorreranno all’aumento esponenziale della spesa della famiglia media italiana per tutto il 2012 e parte del 2013.

A quanto sino a qui ricordato, infatti, bisognerà poi aggiungere, nel corso del 2012, la riforma del mercato del lavoro annunciata dal ministro Elsa Fornero, intenzionata, è vero, a garantire a qualunque cittadino un posto di lavoro che possa considerarsi fisso ma anche ad adeguare, al ribasso, le retribuzioni per chiunque nel mondo del lavoro ci stia entrando, e la riforma del catasto che andrà sensibilmente a modificare le rendite catastali sulle quali calcolare la nuova aliquota IMU della manovra salva-Italia.

Mario Monti conferma che non vi sarà una nuova manovra

Gli eventi clou dell’odierna giornata economico-politica, come ricordato dai maggiori quotidiani nazionali nel corso della settimana, sono stati l’asta dei Buoni del Tesoro pluriennali decennali, il cui rendimento costituisce il principale indicatore dello scollamento tra la nostra economia e quella tedesca, tra le migliori in Europa e nel mondo e dunque usata quale punto di riferimento, e il discorso di fine anno del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti che, secondo le indiscrezioni della vigilia, avrebbe dovuto essere incentrato sulla recente manovra salva-Italia e sulla possibilità di emanazione, nei primi mesi del 2012, di un’ulteriore serie di drastici provvedimenti.

Capodanno in famiglia causa manovra salva-Italia

Nonostante gli effetti della manovra salva-Italia, diventata legge grazie all’approvazione, avvenuta pochi giorni fa, da parte di entrambe le Camere del Parlamento, si cominceranno a sentire solamente nel corso del 2012, gli italiani hanno già ormai da tempo cominciato a farsi i conti in tasca cercando di elaborare strategie, quanto mai raffinate ed efficaci possibili, per cercare di ottenere questa o quella detrazione ed evitare di pagare l’intero carico fiscale cui verrà sottoposto ciascuno di noi.

Crollo delle pensioni liquidate nel 2011

Nel 2011, come si evince dal rapporto annuale ISTAT recentemente divulgato, l’INPS avrebbe liquidato, soprattutto a causa dell’effetto dovuto alla finestra mobile, ben 95.000 nuove pensioni in meno rispetto a quelle evase nel 2010.

Il dato, naturalmente, prende in considerazione sia le nuove pensioni di anzianità sia quelle di vecchiaia, rispettivamente calate del 20,1% nei primi 11 mesi del 2011 e addirittura del 39,4% sempre tenendo in considerazione il medesimo periodo.

Coesione sociale per uscire dalla crisi

In occasione di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera per la conclusione dei festeggiamenti e degli eventi relativi al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, recentemente definito quale Re Giorgio dal New York Times nonché incoronato personaggio dell’anno dalla rivista Wired Italia, è tornato, naturalmente, ha parlare dei tempi bui che la nostra nazione, causa crisi da debito sovrano prima e manovra salva-Italia poi, sta attraversando ormai da troppo tempo confermando come si potrà superare questo momento solamente grazie alla coesione sociale tra gli attori protagonisti della ripresa, quali il Governo Monti, i Sindacati, Confindustria e, soprattutto, i cittadini lavoratori.

Imposizione fiscale manovra salva-Italia

La manovra salva-Italia, come si è potuto apprendere dalla lettura dei principali quotidiani italiani e stranieri, grazie all’approvazione ricevuta dal Senato della Repubblica negli scorsi giorni ed alla pubblicazione del relativo testo in Gazzetta Ufficiale è divenuta ormai legge e, dunque, pienamente operativa.

Già a partire dal 1° gennaio 2012, come molti sapranno, ognuno di noi ne potrà sentire i devastanti effetti giacché, purtroppo, le principali misure contenute in manovra finanziaria, utili affinché si possa cercare di tornare a crescere economicamente parlando, riguarderanno soprattutto l’imposizione fiscale e si tradurranno in un maggior prelievo fiscale a carico di ogni cittadino italiano.

EFFETTI DELLA CRISI SULL’ITALIA

Effetti della crisi sull’Italia

Arrivati a questo punto della storia economica italiana, per meglio comprendere quale potrebbe essere il futuro che attende ognuno di noi, sarebbe bene dimenticarsi della critiche alla manovra salva-Italia per cercare di intuire a quali problemi stia disperatamente cercando di porre rimedio sebbene, secondo i più importanti opinionisti italiani, se non si provvederà ad emanare una serie di riforme che parlino di cambiamento e di crescita gli attuali provvedimenti mostreranno, prestissimo, il proprio ruolo di banali palliativi.

Sarebbe dunque bene cercare di fare un riassunto, ovviamente per dati, numeri e statistiche, che renda conto di cosa la crisi dei mutui subrime prima e la crisi da debito sovrano poi, hanno significato per l’Italia e per gli italiani.

Conflitto di interessi manovra salva-Italia

Molte dure critiche sono piovute nei confronti della manovra salva-Italia accusata, in più occasioni, di incidere troppo negativamente sul bilancio dei lavoratori e delle più comuni famiglie italiane già stremate da anni di crisi da debito sovrano ed oggi “vittime” di un prelievo fiscale superiore al 50% nonostante gli incredibili meriti che gli si debbono, per onestà, riconoscere.

Riforma del mercato del lavoro 2011

Ciò che scuote l’Italia in questi giorni di fine dicembre e di fine 2011, più che la disastrata situazione economica nella quale oggi si trova, è la possibilità che l’operato del Governo Monti, grazie alla manovra salva-Italia, possa peggiorare ulteriormente le cose, soprattutto a scapito dei comuni lavoratori che, come recentemente dichiarato dall’ISTAT, subiranno a partire dal 2012 un prelievo fiscale superiore al 50%.

Liberalizzazione porterà alla contrazione dei consumi

La questione che, più di ogni altra, sta tenendo oggi banco in Italia, è quella della valutazione della manovra salva-Italia che, nella giornata odierna, ha scatenato l’ennesimo sciopero a causa delle accuse di iniquità portate avanti dalle principali sigle sindacali italiane, preoccupate che una tale serie di provvedimenti, se non verrà modificata al più presto, potrebbero arrivare a pesare esclusivamente sui lavoratori.