Il procuratore generale della Cassazione Pasquale Fimiani in materia del lodo Mondadori, ha chiesto di ridurre anche se di poco l’indennizzo che Fininvest deve versare al gruppo di De Benedetti. La richiesta è arrivata nel corso dell’udienza davanti la terza Sezione civile della Suprema Corte. Sta di fatto che la questione Lodo Mondadori o anche detta “la guerra di Segrate” va risolta con un risarcimento economico.
Economia Italiana
Il rapporto di Confindustria
Un nuovo bollettino medico sulle condizioni del nostro Paese. Rimanendo nella metafora potremmo dire che il malato di turno è il nostro caro Paese e il suo sistema economico, che l’ospedale in questione che emette il bollettino medico è il centro studi di Confindustria e che le malattie che hanno contagiato il paziente sono tante e gravi. Come del resto appaiono sconfortanti i sintomi. Tutto ciò per dire che il più recente documento pubblicato dal centro studi di Confindustria sottolinea una volta ancora la situazione terribile della nostra economia nazionale (leggi anche: Evasione fiscale: mancano 545 miliardi di euro).
F-35 saranno le camere a scegliere
La Camera oggi ha approvato la mozione proposta dal governo riguardo la questione degli F-35. Il voto si è conclusco con 381 sì e 149 no. Invece è stata bocciata la mozione proposta in maniera congiunta da Sel e M5S. Il documento che è stato approvato dalla maggioranza impegna il governo a perseguire in sede europea politiche che vanno nella direzione della istituzione di una difese condivisa di tutti gli stati europei, una sorta di esercito unico dell’europa unita in un’ottica di condivisione delle spese militari. Inoltre, e non meno importante, è l’impegno che il governo ha preso nella discussione dell’acquisto o meno di ulteriori F-35, lasciando al Parlamento e quindi alla stessa maggioranza la scelta o meno di andare avanti con il programma militare.
Evasione fiscale: mancano 545 miliardi di euro
Un buco di 545 miliardi euro è l’ammontare del credito che il fisco italiano ha nei confronti dei contribuenti. I dati dell’evasione fiscale in Italia sono ancora molto alti. Ma ormai il fisco italiano è in grado di conoscere le nostre spese e i saldi del conto corrente bancario, quello che manca sono i dati sul movimento del denaro. Il totale delle entrate e delle spese dell’anno registrate sul conto bancario, i depositi a risparmio, le obbligazioni, le azioni, gli investimenti in fondi comuni, i buoni postali. Tutto questo infinito mondo del denaro dal 31 ottobre sarà finalmente più chiaro all’Agenzia delle Entrate con la messa a punto dell’anagrafe dei conti bancari che, come afferma il direttore dell’Agenzia Attilio Befera, servirà ad avere tutte le banche dati necessarie a disposizione e incrociarle in modo da ottenere indicazioni migliori in totale rispetto della privacy dei cittadini.
Cosa cambia nella lotta all’evasione
Una delle battaglie che il nostro governo sta combattendo con maggiore convinzione e insistenza è quella contro l’evasione fiscale, vale a dire la lotta contro quella larga fetta della nostra popolazione che evade totalmente o parzialmente e che, insomma, in altre parole, riesce o non pagare le tasse o a pagarne molte di meno rispetto a quanto la legge prescriverebbe nel suo caso. La notizia più recente in materia consiste nel maggior controllo che da domattina entrerà in vigore per i movimenti bancari di tutti noi correntisti, eppure, potremmo definirla quasi come un pretesto, o meglio, come un intervento ausiliario perché le misure ci sono già.
Sindacati a Roma, lavoro è democrazia
La manifestazione del sindacato oggi a Roma è stata senza ombra di dubbio una delle più importanti degli ultimi anni. Il suo stesso grado si importanza può essere rilevato in base ad una lunga serie di parametri eterogenei: da un lato potremmo parlare dell’importanza che la manifestazione può avere all’interno del sindacato stesso e dall’altro potremmo riflettere sulla rilevanza che l’organizzazione del sindacato può produrre sulla classe politica del nostro Paese in un momento economicamente e socialmente così particolare. Del resto si tratta della prima volta insieme a Roma sullo stesso palco dei tre principali sindacati italiani – Ggil, Cisl, Uil – da oltre 10 anni.
Manifestazione dei sindacati uniti per il Lavoro
La manifestazione sindacale di oggi a Roma ha visto sfilare tantissime bandiere di Cigl, Cisl e Uil. Le tre sigle dopo dieci anni ritrovano l’unità intorno al tema del Lavoro. Nella Capitale sono arrivati con qualsiasi mezzo possibile più di 100 mila persone che si sono raccolte in piazza della Repubblica e in piazzale dei Partigiani per percorrere due tragitti distinti e incontrarsi a piazza di Porta San Giovanni dove era allestito il palco per gli interventi finali. Il tempo è scaduto, la fase degli annunci è finita, queste le frasi che in sintesi sottolineavano la volontà dei sindacati a porre l’attenzione sull’emegenza lavoro.
La ripresa dell’industria ad aprile
Che la situazione economica all’interno del nostro Paese sia assolutamente critica non è più ormai una notizia. O meglio non lo è dal punto di vista classico vale a dire laddove per notizia si fa riferimento in modo implicito e diretto ad una qualche novità. Diciamo invece che secondo il nostro punto di vista anche ogni annotazione, sia essa relativa ad un dato periodo di tempo o relativa anche ad un solo settore, e semmai anche di nicchia, che fotografi un dato momento l’andamento di un dato settore economico all’interno del nostro Paese rappresenta essa stessa una notizia.
Zanonato sull’aumento dell’Iva
Oggi ha fatto il punto della situazione economica e fiscale del nostro Paese il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. L’occasione è stata la sua presenza all’assemblea nazionale della Confesercenti che ha tracciato un quadro molo deprimente del proprio settore oltre che del comparto complessivo all’interno del nostro Paese in questo momento. Ovviamente, in maniera intuibile, il ministro Zanonato ha toccato moltissimi punti nel suo breve intervento ma il focus principale sui cui i presenti hanno espresso la massima soddisfazione è stato il passaggio in merito al congelamento dell’aumento dell’Iva.
Il crollo del mercato delle auto. Fiat -11%
Ancora in caduta libera il mercato delle auto, nessuna ripresa in vista. A maggio le vendite in Europa sono tornate a precipitare in negativo, il dato fa segnare un -5,9% rispetto allo stesso periodo del 2012, dopo un lieve rialzo in aprile (cosa che non accadeva da 18 mesi consecutivi). A soffrire di più è il Gruppo Fiat che perde l’11%. Secondo l’associazione dei costruttori Acea quello di Maggio è il dato più basso registrato dal 1993 infatti sono solo 1.083.430 le vetture immatricolate nell’area Ue ed Efta.
La politica monetaria della BCE
Mai come nella scorsa settimana e in quella appena cominciata le vicende di politica interna del nostro Paese si intrecciano a doppio filo con quelle dell’Unione Europea. Potremmo quasi prendere ad esempio gli ultimi giorni del nostro governo e del nostro dibattito politico per intavolare una qualsiasi discussione sui rapporti che ci sono tra uno Stato Membro e l’Unione europea perché in rapida successione abbiamo parlato di bollettino della Banca Centrale Europea, di obblighi derivanti dai trattati, del Fiscal compact e anche di altro. E, in tutti questi casi, abbiamo sottolineato come le vicissitudini italiane siano ormai inscindibili da quelle europee.
Berlusconi, l’Iva e l’Ue
Ancora una volta la politica interna del nostro Paese si intreccia sempre di più con il mondo della politica comunitaria e con le regole proprie che determinano il funzionamento dell’Eurozona. In effetti, a ben guardare, questa volta sul tavolo delle trattative vi sono due argomenti caldi come si è soliti dire in occasioni del genere, vale a dire la riforma dell’Iva e i tentativi di congelarne l’aumento e i vincoli di bilancio nel rapporto deficit/pil propri dei trattati comunitari in generale e del Fiscal compact in particolare. E su questo terreno si inseriscono i contrasti tra Berlusconi e Letta.