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Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro contro la riforma del lavoro

La riforma del mercato del lavoro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ancora non decolla e, a poco più di un mese dalla definitiva approvazione del su indicato provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data mercoledì 18 luglio 2012, ancora stenterebbero a manifestarsi quei benefici effetti così a lungo decantati e fortemente pronosticati, dove non addirittura promessi, dall’intero Governo Monti.

Emendamenti partite IVA riforma del lavoro

I lavori della Commissione Lavoro del Senato della Repubblica, che negli ultimi giorni avrebbe analizzato gli emendamenti presentati dalle più differenti forze politiche alla riforma del mercato del lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attualmente presieduto dal ministro Elsa Fornero, sarebbero terminati nella giornata di ieri e, dopo le moltissime discussioni che sul delicato argomento si sarebbero senza pose succedute sin dall’insediamento dell’attuale Governo Monti, il testo della riforma del mercato del lavoro sarebbe ogni giorno di più prossimo alla propria definitiva approvazione (complice la decisione, ormai data per scontata dagli analisti, dell’esecutivo tecnico di porre la fiducia in Parlamento in merito al su indicato provvedimento così da rispettare gli impegni che il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti avrebbe assunto nei confronti dei propri più importanti alleati europei).

Dettagli Assicurazione sociale per l’impiego

Il Governo Monti, sebbene ancora non abbia incassato la piena e totale fiducia delle parti sociali coinvolte nella delineazione della riforma fortemente voluta dal ministro Elsa Fornero, attualmente a capo del dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali, starebbe alacremente lavorando per cercare di limare e definire, quanto più possibile ed in ogni minimo dettaglio, ogni singola caratteristica sia della riforma del lavoro che della riforma del welfare che, proprio a causa delle modifiche che apporterà agli ammortizzatori sociali, sarebbe in questo ore al centro del dibattito.

CGIL annuncia 16 ore di sciopero generale

Nonostante la partita sia ormai sostanzialmente chiusa, con il Governo Monti intenzionato più che mai, ora che avrebbe ottenuto il consenso dei propri interlocutori a stipulare ed approvare la riforma proposta dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro guidata da Susanna Camusso non ci starebbe e avrebbe proclamato ben 16 ore di sciopero.

Articolo 18 nel resto d’Europa

Il vertice di ieri pomeriggio tra il Governo Monti e le parti sociali, al quale avrebbero presieduto tutti i più importanti esponenti dell’attuale esecutivo (dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero), i rappresentati delle sigle sindacali confederali (Susanna Camusso della CGIL, Raffaele Bonanni della CISL e Luigi Angeletti della UIL) e il presidente di Confindustria (Emma Marcegaglia), non si sarebbe certamente concluso, nonostante le attese dell’opinione pubblica tutta, nel migliore e più risolutivo dei modi.

Elsa Fornero: crisi economica e mercato del lavoro

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, che oggi pomeriggio a partire dalle ore 16:00 dovrebbe incontrare, insieme al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, le parti sociali coinvolte nella delineazione del futuro mercato del lavoro, sarebbe recentemente tornata a parlare sia della propria riforma del lavoro che, più in generale, della crisi economica che, ancora dal 2008 e dall’ormai celeberrimo crack Lehman, attanaglierebbe i più tecnologicamente avanzati Paesi Occidentali.

Camusso frena sulla riforma del lavoro

Susanna Camusso, attuale leader della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, o CGIL, sarebbe tornata a parlare dell’imminente riforma del lavoro sostenendo come l’intesa governo – partiti di maggioranza raggiunta nella notte, proprio sul delicato tema del futuro mercato del lavoro, tra i rappresentati del Governo Monti e i segretari generali dei principali partiti di maggioranza, non sia da considerarsi degna di alcun valore poiché priva dell’approvazione dei sindacati che, soprattutto nell’elaborazione di una si complessa riforma, dovrebbe rivestire un ruolo quanto mai decisivo.

Accordo Fornero – Sindacati entro il 23 marzo

Nonostante l’incontro di ieri pomeriggio sulla riforma del lavoro, per ammissione stessa del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, non sia stato dei più soddisfacenti, costringendo il titolare del Welfare a sostenere come il Governo Monti non abbia alcuna intenzione di mettere sul tavolo una “paccata” (sebbene sia il termine in quanto tale che l’entità di codesto apparentemente stratosferico importo sarebbero stati oggetti di perplessità se non addirittura di derisione sui principali social network) di milioni nel caso in cui non vengano utilizzati nel migliore dei modi, l’odierna riunione-fiume tra Elsa Fornero ed i rappresentati delle principali sigle sindacali, avrebbe lasciato intendere come ci siano gli spazi di manovra necessari a raggiungere l’agognato accordo entro venerdì 23 marzo 2012.