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Beppe Grillo getta la spugna

Proprio così, il comico genovese Beppe Grillo ha deciso di rassegnarsi e di non partecipare quindi alle primarie del 25 ottobre. Purtroppo Beppe Grillo si è visto stracciare anche la tessera proveniente dal circolo PD Martin Luther King senza neppure una lettera o due righe per spiegare il perchè di cotanto accanimento nei confronti di un comico.

In questo modo il PD si è dimostrato timoroso del fatto che un comico le cui idee sono condivise da troppi ormai in italia possa diventare il segretario nazionale di un partito da smembrare per togliere le mele marcie.

Beppe Grillo potrebbe vincere le primarie

Il PD negli ultimi giorni si è trovato tra le mani una bella patata bollente genovese chiamata Beppe Grillo. Dopo infinite provocazioni e puntualizzazioni che andavano a spulciare nello statuto del PD, anche Beppe Grillo è finalmente diventato un tesserato del Partito Democratico.

La tessera gli è stata consegnata dal circolo del PD “Martin Luther King” e adesso anche Beppe Grillo può presentarsi alle primarie di ottobre per diventare segretario generale del PD.

Beppe Grillo ha un programma politico

Forse la candidatura di Beppe Grillo è risultata scomoda a molti perchè è l’unico all’interno (o quasi) del Partito Democratico ad avere un programma dettagliato. La maggior parte dei candidati del PD ha solamente qualche idea confusa. Sono le parole pronunciate dal segretario dell’Italia dei Valori Antonio di Pietro che considera un bene la candidatura del comico genovese Beppe Grillo.

In parlamento ci sono tanti pregiudicati condannati in via definitiva e quindi la presenza di un comico non renderebbe ridicola la politica italiana.

Obama non deve interferire

Sono queste le parole del neoeletto presidente in Iran Ahmadinejad.

E’ arrivata veloce la risposta da parte del dittatore Ahmadinejad dopo le dichiarazioni del presidente americano Barak Obama che ha espresso dubbi sul risultato delle elezioni in Iran condannando altresì il modo in cui gli organi di sicurezza iraniani stanno fermando i manifestanti.

La legge elettorale non si cambia

Il 23% non è bastato per far abrogare l’attuale legge elettorale e, così, è il secondo referendum nel corso di pochi anni che non raggiunge il quorum elettorale.

La gente ormai è stanca del referendum poichè nel corso degli anni ha notato che votare al referendum non serve a nulla. Nel corso degli anni abbiamo notato che, in molti casi, il voto del referendum è stato buttato via da alcune leggi arrivate dopo.

Affluenza ai minimi storici

Ieri sera alle 22 aveva votato solamente il 16,5% degli aventi diritto, un dato veramente basso che si pone come percentuale ai minimi storici per un referendum popolare.

Nella giornata di domenica si poteva votare dalle 7 del mattino alle 10 di sera, ma solamente un misero 16,5% si è recato alle urne e in molti hanno preferito non ritirare le schede del referendum laddove si doveva votare anche per i ballottaggi. In molti seggi si sono verificate delle irregolarità e sicuramente la magistratura dovrà trovare i colpevoli.

Mastella al parlamento europeo

A Bruxelles torna il parlamentary europei d’eccellenza torna Clemente Mastella.

Proprio così, a Ceppaloni in provincia di Benevento e paesi limitrofi lo hanno votato in massa e così l’ex guardasigilli tornerà nei banchi del parlamento europeo nelle vesti di esponente del PDL.

Risultati elezioni europee 2009

A differenza di quello che è apparso nei sondaggi per le elzioni europee 2009 il partito di Silvio Berlusconi PDL non ha sfondato il 40% dei consensi fermandosi solamente al 35,26% conquistando così 29 eurodeputati all’interno del PPE partito popolare europeo.

Silvio Berlusconi ha affermato che ha pesato molto l’affluenza alle urne (più bassa rispetto alle precedenti europee) e la campagna diffamatoria che ha subito solamente qualche giorno prima delle elezioni.

Elezioni Europee 2009: orari e come si vota

Dopo aver visto i sondaggi delle elezioni europee e una campagna elettorale dura e cruenta oggi gli italiani maggiorenni potranno votare i propri esponenti per il parlamento europeo.

I cittadini italiani voteranno per 72 membri che andranno al parlamento europeo da oggi sabato 6 giugno dalle ore 15 alle ore 22 e domani domenica 7 giugno dalle 7 alle 22.

Sondaggi elezioni europee 2009

Avevamo già parlato dei sondaggi per le elezioni europee e, adesso, mancano pochissimi giorni al voto.

Il Popolo delle Libertà si pone nelle condizioni di ottenere tra il 43 e il 45% dei voti e Silvio Berlusconi parla già di entrare all’interno del partito popolare europee con un elevato numero di consensi al punto da diventare la coalizione più forte all’interno del PPE.

Province inutili in Italia

Sono ormai molte le persone, polici e non, che continuano ad affermare che in Italia le province siano inutili e che costino troppo. Si pensi che in Italia oltre alle 103 province ci siano 21 regioni, comunità montane (anche al mare), circoscrizioni e vari enti, la maggior parte dei quali utili solamente per spartire poltrone a vari politici trombati.

Il problema sostanziale delle province sono i costi: nel 2007 ad esempio il costo per mantenere le province è stato di oltre 14 miliardi di euro ripartiti in percentuali molto preoccupanti ovvero solo il 27% è servito per il miglioramento dei servizi utili al cittadino mentre il restante 73% (73!!) è servito per pagare il personale dipendente, le auto blu, spese di rappresentanza, rimborsi spese, bollette, ecc.

Sondaggi elezioni europee

Tra circa due settimane, come sappiamo, l’Italia andrà alle urne per rinnovare il parlamento europeo anche se la parola rinnovo risulta essere un azzardata considerata la presenza di troppi parlamentari molto conosciuti in Italia come Clemente Mastella e alcuni pregiudicati.