
Antonio Catricalà ha aspettato le fumate nere delle prime votazioni per l’elezione alla Consulta, dopodiché ha ritirato la sua candidatura per evitare di mettere a rischio la sua immagine professionale.

Antonio Catricalà ha aspettato le fumate nere delle prime votazioni per l’elezione alla Consulta, dopodiché ha ritirato la sua candidatura per evitare di mettere a rischio la sua immagine professionale.

Matteo Renzi ha firmato la riforma della scuola insieme al ministro Giannini e dopo aver rimandato la presentazione del documento ad un periodo più tranquillo, ha pubblicato un documento con i suoi 12 punti, le linee guida per far cambiare verso al sistema scolastico su Passodopopasso.
Il sito in questione è pensato per dare la possibilità ai cittadini di monitorare le attività dell’Esecutivo renziano da adesso fino alla fine di maggio 2017, a patto che Renzi resti il presidente del Consiglio.

Nell’ambito dell’inchiesta sul Mose, le dighe mobili per prevenire l’acqua alta a Venezia, sono stati inviati moltissimi avvisi di garanzia ed è stato richiesto il carcere per alcuni esponenti politici tra cui Giancarlo Galan, ex governatore veneto. La sua carcerazione fa molto discutere. Ecco perché.

La decisione ultima sulle nomine al Consiglio UE è stata rinviata alla fine dell’estate ed è probabile che fino al 30 agosto ci sia una bella battaglia tra Renzi e l’Europa per il sostegno alla candidatura della Mogherini.

Le elezioni politiche non sono vicine, anzi sono quanto mai lontane dopo i risultati delle elezioni europee e la situazione politica tra le riforme e l’assoluzione di Silvio Berlusconi. I partiti sembrano però lavorare per il futuro iniziando a pensare ad alleanze e a programmi. In certi momenti sembra esserci una campagna elettorale continua. Vediamo come si muovono i partiti.

In Italia è tempo di aggiornare la terminologia politica. Non ha più senso parlare di “Berlusconismo” e di “Antiberlusconismo”. Questi sono termini sbiaditi e che saranno con il tempo consegnati alla storia. Ora il termine politico più in voga è “Renzisno”, e questo è un termine così forte che sembra non esserci il suo opposto, in quanto di “Antirenzismo” ancora non se ne vedono tracce.

Il dibattito politico sulla riforma elettorale continua e tra governo e Movimento 5 Stelle c’è stato prima un allontanamento, con l’annullamento dell’incontro previsto da giorni, e poi un riavvicinamento, con i dieci punti per l’accordo pubblicati da Beppe Grillo sul blog e la risposta di apertura del governo. In mezzo qualche attacco, di Grillo a Matteo Renzi, e la risposta del governo sulla necessità di essere concreti.

Negli ultimi giorni la questione dell’immunità per i senatori, all’interno del dibattito sulla riforma del Senato, aveva alzato molte polemiche. I partiti sembravano fare un gioco di scaricabarile nell’identificare la volontà politica verso l’introduzione dell’immunità anche per i senatori, sulla stessa base di quella attiva per la Camera. Ora il voto favorevole a un emendamento la introduce nel disegno di legge.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi punta ai prossimi tre anni per realizzare le riforme del suo programma di governo. Dopo una corsa iniziale, il governo si trova davanti alle

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha affermato che il governo presenterà la legge sulle unioni di fatto a settembre. L’obiettivo del governo è il riconoscimento dei diritti di quelle coppie, tra cui quelle omosessuali, che vivono insieme ma al di fuori del riconoscimento legale in quanto a diritti e doveri. L’Italia cerca così di superare quel gap normativo che molti altri Paesi, a parte la Grecia in Europa, hanno già affrontato con una legge che ha regolamentato le unioni.

Dopo l’aumento del consenso e dell’approvazione da parte degli italiani, e dopo una vittoria schiacciante alle elezioni europee, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi sta iniziando ad affrontare le prime battute d’arresto politiche. Per gli esperti queste problematiche saranno importanti per vedere la risposta e la forza del governo.

Nel Movimento 5 Stelle sembra aprirsi una fase di riflessione. Dopo la sconfitta alle elezioni europee e dopo le polemiche anche interne al gruppo per la possibile alleanza con il leader del partito inglese Ukip Farage al Parlamento europeo, un nazionalista e con visioni diverse da quelle del M5S, l’ordine di Grillo e Casaleggio e di stare attenti alla comunicazione e di cambiare strategia.